Guido Bodrato

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Guido Bodrato

Ministro della pubblica istruzione
Durata mandato18 ottobre 1980 –
1º dicembre 1982
Capo del governoArnaldo Forlani
Giovanni Spadolini
PredecessoreAdolfo Sarti
SuccessoreFranca Falcucci

Ministro del Bilancio e della Programmazione Economica
Durata mandato2 dicembre 1982 –
29 aprile 1983
Capo del governoAmintore Fanfani
PredecessoreGiorgio La Malfa
SuccessorePietro Longo

Ministro dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato
Durata mandato13 aprile 1991 –
28 giugno 1992
Capo del governoGiulio Andreotti
PredecessoreAdolfo Battaglia
SuccessoreGiuseppe Guarino

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato5 giugno 1968 –
14 aprile 1994
LegislaturaV, VI, VII, VIII, IX, X, XI
Gruppo
parlamentare
Democratico Cristiano
CollegioTorino
Sito istituzionale

Europarlamentare
Durata mandato1º luglio 1999 –
1º luglio 2004
LegislaturaV
Gruppo
parlamentare
PPE
CircoscrizioneItalia nord-occidentale

Dati generali
Partito politicoDC (fino al 1994)
PPI (1994-2002)
DL (2002-2004)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessioneEconomista

Guido Bodrato (Monteu Roero, 27 marzo 1933Chieri, 8 giugno 2023) è stato un politico ed economista italiano.[1][2]

Laureato in giurisprudenza a Torino, fu ricercatore universitario e lavorò poi in un istituto di ricerca economica. Esponente della Democrazia Cristiana e iscritto al Movimento Federalista Europeo, fu eletto deputato al Parlamento italiano (1968-1994) ed europeo (1999-2004), dopo essere stato a lungo consigliere comunale a Torino. Dopo aver sperimentato le primarie, fu capolista della DC alle amministrative torinesi del 1985, favorendo il rovesciamento della precedente maggioranza di sinistra. Fu insieme a Donat-Cattin il leader della corrente democristiana Forze Nuove. Divenne poi stretto collaboratore di Benigno Zaccagnini e fondatore (insieme a Martinazzoli, Galloni, Granelli, Elia e altri) dell'Area Zac.

Ricoprì l'incarico di Ministro della pubblica istruzione dal 1980 al 1982 (nei governi Forlani e Spadolini I e II); dal 1982 al 1983 fu Ministro del bilancio e della programmazione economica nel V governo Fanfani. Dopo l'esperienza di vicesegretario unico della Democrazia Cristiana (dapprima con la segreteria De Mita e poi con quella Forlani, ai tempi della quale ha contrastato in particolare la legge Mammì sul sistema radiotelevisivo), rientrò al governo (Andreotti VII, dal 1991 al 1992) come Ministro dell'industria e commercio. Commissario della DC a Milano all'epoca della bufera di Tangentopoli, sostenne il rinnovamento voluto dalla segreteria Martinazzoli e ha appoggiato il passaggio al Partito Popolare Italiano.

Dall'ottobre 1995 al 1999 fu direttore politico del quotidiano Il Popolo. Nel 1999 fu capolista dei Popolari alle elezioni europee nella circoscrizione nord-ovest e venne eletto europarlamentare con oltre 40.000 preferenze. Al Parlamento europeo fu il capodelegazione dei Democratico Cristiani Italiani nel Partito Popolare Europeo e tra i fondatori, insieme al francese François Bayrou, del Gruppo Schuman. Con i popolari francesi, catalani e belgi, decise nel 2004 l'uscita dei democristiani dal PPE, ritenendo impossibile il connubio con i conservatori.

Bodrato è morto la sera dell'8 giugno del 2023 per problemi di salute legati all'anzianità; poche settimane prima aveva perso la moglie, Irma Galli, insegnante, anch'essa impegnata politicamente. I funerali sono stati celebrati nel Duomo di Chieri il 12 giugno successivo.

  • Contestazione e politica, Forze Nuove, Torino 1972
  • Andare avanti, La tartaruga, Roma 1976
  • Il sindacato in una moderna democrazia, La tartaruga, Roma 1976
  • Una democrazia difficile, Edizioni libera cultura, 1979
  • Il potere degli spot, Rusconi editore, Milano 1991
  • Don Chisciotte o Davide, Cinque Lune, Roma 1997
  • I popolari e la politica di centro-sinistra, Edizioni Il Popolo, Roma 1998
  • L'Europa popolare, Edizioni Il Popolo, Roma 1999
  • Scalare l'Himalaya, Edizioni Ppe, Roma 2001
  • I confini dell'Europa, Edizioni Ppe, Roma 2002
  • Tempo di parola, Edizioni Ppe, Roma 2004
  • L'Europa [im]possibile, Portalupi editore, Casale Monferrato 2004
  • con Corrado Belci, 1978. Moro, la Dc, il terrorismo, Morcelliana, Brescia 2006
  • L'inganno del bipolarismo. Diario politico da bordo campo (2005-2013), Cittadella editrice, Assisi, 2013
  1. ^ È morto a 90 anni Guido Bodrato, più volte ministro con la Democrazia Cristiana, in Il Post, 9 giugno 2023 (archiviato il 9 giugno 2023).
  2. ^ Bodrato Guido, su legislature.camera.it (archiviato il 9 giugno 2023).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Ministro della pubblica istruzione Successore
Adolfo Sarti 18 ottobre 1980 - 1º dicembre 1982 Franca Falcucci

Predecessore Ministro del bilancio e della programmazione economica Successore
Giorgio La Malfa 1º dicembre 1982 - 4 agosto 1983 Pietro Longo

Predecessore Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato Successore
Adolfo Battaglia 12 aprile 1991 - 28 giugno 1992 Giuseppe Guarino
Controllo di autoritàVIAF (EN9032094 · ISNI (EN0000 0000 3248 5664 · SBN CFIV101742 · LCCN (ENn91125703