Gavazzi

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I Gavazzi sono un'importante famiglia della borghesia e nobiltà della Lombardia orientale.

La ricchezza della famiglia è legata alla proprietà dello stabilimento Gavazzi di Desio, fondato nel 1869 da Egidio Gavazzi, figlio di Giuseppe Antonio Gavazzi, e rimasta di proprietà della famiglia fino al 1992, arrivando a impiegare 4700 persone.[1]

Egidio Gavazzi in seguito fu sindaco della città dal 1883 fino al 1910, anno della sua morte.

L'attività tessile

Su impulso della famiglia, la ditta Gavazzi divenne un esempio di capitalismo illuminato: vi erano implementate alcune pratiche innovative per l'epoca tra cui l'istituzione di asili nido aziendali, la concessione di permessi speciali alle lavoratrici divenute madri, l'istituzione di una mensa e di una mutua, che curava anche la distribuzione di viveri per migliorare le condizioni dei lavoratori.

L'impianto produttivo era d'avanguardia, con i primi telai meccanici per la lavorazione della seta, usati anche per la costruzione del dirigibile Città di Milano [2]

L'attività bancaria

Giuseppe Gavazzi, figlio primogenito di Egidio, sedette nel consiglio di amministrazione del Banco Ambrosiano di Milano dal 1904.[3]

La banca della famiglia, nata il 4 agosto 1909 come cassa rurale locale e promossa da Egidio Gavazzi, è diventata l'attuale Banco Desio, appartenente al gruppo bancario omonimo, di cui la famiglia è tuttora azionista di maggioranza. Alla fondazione nessun membro della famiglia prese ruoli formali, preferendo non apparire tra i fondatori: solo nel 1909 Luigi entrò nel Consiglio di Amministrazione[4].

Nel 1929 la famiglia acquisì il controllo dell'istituto, quando i cugini Gino (erede di Egidio) e Giulio Gavazzi (figlio di Pio Gavazzi, fratello di Egidio) ne ottennero la maggioranza e la presidenza. Sia Pio che Giulio furono sindaci della città, rispettivamente dal 1910 al 1920 e dal 1926 al 1931: tre generazioni della famiglia si erano succeduti nella carica di podestà cittadino. [5].

Anche Andreina Gavazzi Costa Kuliscioff fu socia della banca, nel 1921, e Gino Gavazzi, genero di Alberto Pirelli avendone sposata la figlia Rosa, ne fu presidente fino alla morte avvenuta nel 1931.

Altre attività imprenditoriali

Il fratello di Gino, Giuseppe, tenne il ruolo di presidente della Agraria Desana e fu consigliere del fratello nelle questioni sociali ed economiche. Egidio Gavazzi, figlio di Gino e omonimo del capostipite, è stato socio accomandatario di Pirelli fino al novembre 1983, mentre il cugino Leopoldo è rimasto nella società più a lungo. Ludovico Gavazzi è stato nonno di Emanuele Dubini, industriale e anch'egli socio accomandatario della Pirelli.

Carlo Gavazzi, fratello di Giulio, fu azionista ed amministratore del Cappellificio Carozzi, all'epoca azienda di spicco della Brianza per quanto in difficoltà.

Il nipote di Giuseppe, Carlo Gavazzi, ha fondato nel 1957 l'omonima multinazionale dell'ingegneria Carlo Gavazzi Impianti. Oggi le numerose società che fanno capo alla Carlo Gavazzi sono raccolte in una holding con sede in Svizzera.[6]

Il ruolo sociale e politico

La famiglia all'inizio del XX secolo si ramificò notevolmente, e venne a imparentarsi con molte famiglie nobili o benestanti della società milanese[7], tra cui i Pirelli.

Nel 1904 Luigi Gavazzi, figlio secondogenito di Egidio ed erede di uno dei più prominenti patrimoni d'Italia, sposò con rito religioso Andreina Costa Kuliscioff, figlia del rivoluzionario socialista Andrea Costa e di Anna Kuliscioff[8]: l'evento suscitò scalpore tra i politici e la stampa socialista dell'epoca, e tenne banco per mesi nelle cronache politiche e nelle pagine rosa.

La famiglia Gavazzi era in ottimi rapporti con Achille Ratti, concittadino che sarebbe diventato papa nel 1922. Il padre di Ratti fu dipendente della tessitura. Durante la carriera di Ratti, la famiglia gli fu vicina, coordinando i festeggiamenti per il suo arcivescovado prima e per l'ascesa al soglio pontificio poi: l'operazione non era semplice, dovendo mettere d'accordo tutte le famiglie notabili della città, non sempre in buoni rapporti.

I Gavazzi erano in buoni rapporti con rappresentanti politici sia di destra che di sinistra: tra i primi vi era il fascista senatore Carlo Ottavio Cornaggia, mentre tra i secondi spiccava Filippo Turati e gli esponenti della famiglia Costa-Kuliscioff. Il figlio primogenito di Luigi Gavazzi, Luigi Jr., ebbe un ruolo nell'organizzazione della fuga in francia di Turati nel 1926, quando fu minacciato dall'ascesa del potere fascista.[9]

Il ramo della famiglia Gavazzi discendente da Pio Gavazzi fu più vicino alle posizioni mussoliniane, mentre il ramo di Egidio fu sempre vicino alla Chiesa cattolica, arrivando a far intitolare un asilo e a costruire a sue spese una statua in favore di Pio IX durante il suo mandato alla guida di Desio per celebrare i Patti lateranensi, nonostante questi non avessero ottenuto grande consenso popolare in Brianza, area spiccatamente liberale.[10]

La situazione attuale

L'attuale presidente della banca è Agostino Gavazzi, erede della famiglia.[11] Nel CdA sedevano, negli anni ottanta, quattro membri della famiglia.

Nel 1986 il gruppo della famiglia poteva vantare un indebitamento pari a zero, 300 miliardi di lire di fatturato, 1600 dipendenti e sette miliardi di lire di utile netto[12]

Note

  1. ^ http://www.ilcittadinomb.it/stories/Rubriche/132076_tessitura_gavazzi_di_desio_il_filo_di_una_lunga_storia/
  2. ^ http://www.ilcittadinomb.it/stories/Rubriche/132076_tessitura_gavazzi_di_desio_il_filo_di_una_lunga_storia/
  3. ^ http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:F2ucwreoAt0J:www.labanconota.it/index.php/component/content/article/48-storia/94-storia01572009+famiglia+gavazzi+desio&cd=4&hl=it&ct=clnk
  4. ^ http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:taOAX7Ea7DEJ:www.labanconota.it/index.php/component/content/article/35-eventiiniziative/92-eventi01572009+famiglia+gavazzi&cd=5&hl=it&ct=clnk
  5. ^ http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:taOAX7Ea7DEJ:www.labanconota.it/index.php/component/content/article/35-eventiiniziative/92-eventi01572009+famiglia+gavazzi&cd=5&hl=it&ct=clnk
  6. ^ http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/12/12/il-clan-gavazzi-dalla-seta-alla-pirelli.html
  7. ^ http://archiviostorico.corriere.it/2003/settembre/30/saga_della_famiglia_Gavazzi_co_7_030930010.shtml
  8. ^ http://archiviostorico.corriere.it/2003/settembre/30/saga_della_famiglia_Gavazzi_co_7_030930010.shtml
  9. ^ http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:F2ucwreoAt0J:www.labanconota.it/index.php/component/content/article/48-storia/94-storia01572009+famiglia+gavazzi+desio&cd=4&hl=it&ct=clnk
  10. ^ http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:F2ucwreoAt0J:www.labanconota.it/index.php/component/content/article/48-storia/94-storia01572009+famiglia+gavazzi+desio&cd=4&hl=it&ct=clnk
  11. ^ http://www.infonodo.org/node/23536
  12. ^ http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/12/12/il-clan-gavazzi-dalla-seta-alla-pirelli.html