Efficienza energetica: mercato, strumenti, opportunità - la presentazione al ...Dario Di Santo
La presentazione illustrata da Dario Di Santo al convegno ANIE-FIRE-Coordinamento FREE tenuto a KeyEnergy-Rimini il 7 novembre 2013.
I temi affrontati riguardano il mercato dell'efficienza energetica, collegato anche a SEN e direttiva 2012/27/UE, gli strumenti disponibili, le opportunità per domanda e offerta, gli energy manager.
L'economia della CO2 - Alessandro Bianchi (NE Nomisma Energia S.r.l.)Sardegna Ricerche
L'intervento di Alessandro Bianchi (NE Nomisma Energia S.r.l.) in occasione dell'evento "La cattura dell’anidride carbonica ed il suo utilizzo: tecnologie ed economia per una transizione energetica sostenibile" che si è tenuto a Cagliari il 15 aprile 2019.
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2. 18 giugno 2024, Reggio Emilia
Addetti
complessivi
Percentuale
della
popolazione
servita dalle
associate
a Utilitalia
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Energia
15%
Ambiente
Acqua
80% 55%
Gas
30%
0
5000
10000
15000
20000
25000
30000
35000
40000
45000
50000
Energia
Ambiente
47.097
41.064
Acqua
e Gas
40 mld/€
VALORE DELLA
PRODUZIONE
1,3mld/€
UTILI
Utilitalia è la Federazione
che riunisce 410 aziende
operanti nei servizi pubblici
dell’Acqua, dell’Ambiente,
dell’Energia Elettrica e del Gas,
rappresentandole presso
le Istituzioni nazionali ed
europee.
102.343
CHI SIAMO
14.182
3. 18 giugno 2024, Reggio Emilia
Distribuzione territoriale della tipologia di
gestione del servizio idrico in Italia* nel 2023
SII con gestore industriale 48 milioni di abitanti
Gestione ind. frammentata ~2 milioni di abitanti
Gestioni in economia ~7 milioni di abitanti
Fonte: Elaborazioni Utilitatis su dati gestori ed EGA
*l’elaborazione esclude il Trentino Alto Adige
• La gestione del servizio idrico in Italia
4. 18 giugno 2024, Reggio Emilia
• Le sfide per il Servizio Idrico Integrato
I principali driver che guidano i trend industriali di settore
• Economia circolare e salute del suolo
• Efficienza energetica e idrica e produzione di
energia da FER
• Digitalizzazione reti, impianti e sistemi di
monitoraggio
• Smart meter e misuratori
Transizione
ecologica e digitale
• Nuovo approccio basato sul rischio
• Nuove direttive europee su acque potabili, reflue
e fanghi
• Nuovo metodo tariffario idrico MTI4
Adeguamenti
normativi
• Crescente attenzione alla qualità delle
acque
• Sorveglianza epidemiologica attraverso le
acque reflue
• Inquinanti emergenti
Acqua e salute
Cambiamenti Climatici
• Disponibilità e qualità di risorsa idrica, intrusione cuneo salino, impatti degli eventi estremi su impianti e
infrastrutture, gestione acque meteoriche, produzione di risorse complementari (dissalazione, riuso acque reflue)
5. 18 giugno 2024, Reggio Emilia
• Trend cambiamenti climatici
I cambiamenti climatici si manifestano anche
attraverso una riduzione delle precipitazioni
che appare predominante in tutto il bacino del
Mediterraneo nelle stagioni calde, da aprile a
settembre. Mentre nella stagione invernale, la
riduzione delle precipitazioni durante la seconda
metà del 21° secolo sembra interessare la parte
più meridionale dell’Europa, particolarmente le
penisole Iberica, Italiana e Balcanica, e i paesi
della sponda meridionale del Mediterraneo.
Secondo il «Bilancio idrologico nazionale» redatto
da ISPRA, nella serie storica dal 1951, il 2022 si
configura come il peggiore anno in assoluto
rispetto alla disponibilità di risorsa idrica naturale
rinnovabile, segnando il minimo storico; è
evidente inoltre un trend in netta diminuzione.
Fonte: ISPRA «Bilancio idrologico nazionale: focus su siccità e disponibilità naturale della risorsa
idrica rinnovabile.» anno 2022
6. 18 giugno 2024, Reggio Emilia
• Impatti economici per l’adeguamento normativo
DIRETTIVA ACQUE POTABILI
Standard di qualità più stringenti per
le acque potabili
Stima implementazione costi
Commissione I.A.:
+ €1.6 mld per anno (al 2050)
+ € 5.9 mld – 7.3 mld costi di avvio
SOTTOSTIMATI
CLIMATE CHANGE
Adattamento e mitigazione
Non esistono dati specifici per
l’acqua, ma le prime stime (Banca
Mondiale) sul costo totale per
rendere l’UE resiliente ai
cambiamenti climatici sono:
€15-64 mld per anno (al 2030)
REVISIONE URBAN WASTE
WATER TREATMENT
DIRECTIVE
Nuovi obblighi di trattamento,
ampliamento del campo di
applicazione, neutralità energetica
Costi di attuazione da parte della
Commissione UE I.A.:
+ 3,8 mld per anno (al 2040)
SOTTOSTIMATI
Nuovi obblighi in materia di
sicurezza informatica e delle
infrastrutture, estesi sia a DW che a
WW
Costi di attuazione da parte della
Commissione UE I.A. (NIS 2, WW):
63 millioni
SOTTOSTIMATI
CYBER SECURITY
7. 18 giugno 2024, Reggio Emilia
• Trend degli investimenti nel SII
INVESTIMENTI NEL SII
La serie storica delle gestioni industriali conferma un
trend incrementale della capacità di investimento nel
tempo. A partire dal 2012, anno di ingresso
dell’Autorità di regolazione nel servizio idrico, i
gestori industriali hanno progressivamente
aumentato gli investimenti che dai 33 euro per
abitante del 2012 sono passati ai circa 70 euro per
abitante del 2023
GLI INVESTIMENTI NELLE GESTIONI IN ECONOMIA
Il dato medio relativo agli investimenti realizzati dalle gestioni
in economia risulta costantemente più basso rispetto a quello
delle gestioni industriali che nel 2022 hanno raggiunto un
valore medio pari a 64 euro per abitante.
La capacità di programmazione e realizzazione degli
investimenti nelle gestioni comunali è limitata probabilmente
sia dalla capacità di spesa che dall’assenza di figure tecniche
specializzate in grado di rispondere alle esigenze gestionali
del servizio.
8. 18 giugno 2024, Reggio Emilia
Gli investimenti complessivi
del Servizio Idrico Integrato
dovrebbero crescere ancora
per colmare il fabbisogno
complessivo di settore
stimato in almeno 6 miliardi
di euro l’anno
• Trend degli investimenti nel settore idrico
• Fabbisogno investimenti
9. 18 giugno 2024, Reggio Emilia
Fonte: Utilitatis Blue Book 2024
Le tariffe unitarie del SII
in alcune delle principali
città europee mostrano
come quelle italiane siano
tra le tariffe più basse
d’Europa (consumo di
180 metri cubi anno in
euro per
metrocubo – anno 2023).
• Investimenti e tariffe a livello europeo
Il confronto tra i dati di
investimento dei gestori industriali
italiani con quelli di altri paesi
europei descrive
una situazione in miglioramento
ma ancora al di sotto dei valori
medi disponibili al 2021 e calcolati
su
un quinquennio (confronto sui dati
di investimento pro capite di alcuni
paesi europei [euro per abitante]).
10. 18 giugno 2024, Reggio Emilia
Al fine di valutare gli impatti sui gestori del SII
dell’adozione dei nuovi sviluppi previsti dalla Direttiva
EU, Utilitalia attraverso la propria fondazione Utilitatis,
ha stimato i costi di implementazione dei sistemi
terziari e quaternari.
01
Diminuzione soglie di collettamento e depurazione piccoli agglomerati
a 1000 a.e.
02
Implementazione sistemi terziari di trattamento azoto e fosforo per tutti
gli impianti pari o superiori ai 150.000 a.e. e per gli impianti superiori a
10.000 a.e. che recapitano in aree a rischio
03
Implementazione sistemi quaternari di trattamento microinquinanti per
tutti gli impianti pari o superiori ai 150.000 a.e. e per gli impianti superiori
a 10.000 a.e. che recapitano in aree a rischio
• Acque reflue: Direttiva 91/271/CEE - revisione
Obiettivo di neutralità energetica per il sistema depurativo attraverso
autoproduzione, on o off site, da parte degli operatori di UWWTP,
dell’energia per coprire il fabbisogno
04
Sistemi terziari
Investimenti
necessari
totali: circa 5
mld €
Incremento
costi operativi:
14,5 mln €/anno
Sistemi
quaternari (GAC)
Nuovi
investimenti
necessari: 106
mln €/anno
Incremento
costi operativi:
tra 650 e 820
mln €/anno
Sistemi quaternari
(ozono)
Nuovi
investimenti
necessari: 106 -
394 mln €/anno
Incremento costi
operativi: 95 mln
€/anno
05Incrementare il riuso delle acque reflue affinate soprattutto nelle water-
stressed areas, e produrre un assessment sulle potenzialità del riuso.
Trend di sviluppo per il SII Indagine Utilitalia
11. 18 giugno 2024, Reggio Emilia
Valore totale progetti presentati
2.1 MILIARDI di euro
Distribuzione
regionale del
valore dei progetti
Dati in mln di euro
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza M2C4 -
L.I.4.2 e REACT-EU – «Perdite di rete»
In totale sono stati assegnati 1,9 miliardi di euro per 33 interventi volti a
ridurre le perdite di acqua potabile, digitalizzazione e monitoraggio
della rete degli acquedotti. Entro il 31 dicembre 2024 circa 45mila km di
condotte ad uso potabile saranno attrezzate con strumentazioni e sistemi
di controllo innovativi per la localizzazione e la riduzione delle perdite. E’
previsto che a marzo 2026 tali interventi siano estesi a circa 72mila km
di condotte.
• Investimenti e digitalizzazione
Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la
sicurezza del settore idrico - PNIISSI
Valore totale dei progetti presentati dal campione 2.66 Mld €.
In termini di tipologie d’intervento, si ha una netta prevalenza, per valore
progettuale, degli interventi afferenti a: Distribuzione e riduzione perdite idriche
(48%) e di Adduzione (28%), seguiti da Potabilizzazione e Interconnessioni (10%)
e infine Captazione e Digitalizzazione (2%).
Campione di 112 progettualità presentate da
Associate UI
Sono stati assegnati 482 mln di
euro (313 mln di euro + 169 mln
di euro di risorse aggiuntive) su
fondi REACT-EU veicolati da
PON-IeR e dedicati
esclusivamente alle regioni
meridionali Campania, Puglia,
Basilicata, Calabria e Sicilia.
12. 18 giugno 2024, Reggio Emilia
Il Rapporto di Sostenibilità di Fondazione
Utilitatis*, ha stimato una percentuale di
distrettualizzazione delle reti idriche pari al 32%
in linea con quanto evidenziato dall’autorità di
regolazione ARERA.
Il dato medio nazionale relativo alla rete
acquedottistica georeferenziata, è oggi circa
l’80% e in lieve aumento rispetto a quanto
registrato nel 2016 (77%), per la rete
acquedottistica.
E’ significativo l’incremento della messa in
esercizio di sistemi di telecontrollo o regolazione
automatica della portata o della pressione sulle
reti di distribuzione che è in aumento (32%)
rispetto a quanto registrato per il 2016 (21,8%).
Esistono importanti margini di implementazione
per l’applicazione di sistemi di telelettura
all’utenza (4,7%).
L’applicazione di sistemi di telelettura è
significativa per quanto attiene la misura
dei volumi di processo (46,8%).
• Stato dell’arte dalla Relazione Annuale ARERA 2023
La digitalizzazione nel ciclo idrico integrato
* Campione di gestori che servono circa 38 milioni di abitanti
La percentuale di rete fognaria
georeferenziata è minore rispetto alla
rete acquedottistica (74,7%).
Nella depurazione si stanno
implementando sistemi di rilevamento
in continuo degli inquinanti e di
ottimizzazione del processo di
areazione.
Fognatura Depurazione
Captazione Potabilizzazione Adduzione Distribuzione
13. 18 giugno 2024, Reggio Emilia
42.49%
41.56%
40.86%
39.72%
37%
38%
38%
39%
40%
41%
41%
42%
43%
43%
44%
2018 2019 2020 2021
M1b
21.84
20.97
20.09
19.20
17
18
19
20
21
22
23
2018 2019 2020 2021
M1a
(mc/km/gg)
∆%2018
2021
= −12%
• Andamento dei macro-indicatori M1a e M1b nei quattro anni in esame
• Performance della gestione
*
L’andamento medio nazionale dei due macro-indicatori nel corso dei quattro anni in esame è incoraggiante: si evidenzia una
decrescita media pressoché lineare sia per quanto riguarda le perdite idriche lineari sia per le perdite idriche percentuali.
*
Nonostante l’andamento medio nazionale mostri una decrescita come auspicato, si registra un’evidente difficoltà nel passaggio
alla classe superiore per i gestori che si collocano nella classe peggiore (Classe E). Alla luce di questi dati, si può ipotizzare che gli
obiettivi previsti dall’autorità per il macro-indicatore in esame siano troppo sfidanti per quelle gestioni che oggi risultano più fragili.
∆%2018
2021
= −6,5%
14. 18 giugno 2024, Reggio Emilia
• Importanza e centralità del riuso
ADATTAMENTO AI RISCHI
RISORSA
OPPORTUNITA’
Il riuso delle acque reflue trattate sta acquistando centralità crescente nel dibattito tecnico/scientifico e nelle prassi operative
anche in considerazione del contributo che può offrire in ottica di gestione integrata ed efficiente della risorsa idrica.
Benefici in termini di economia
circolare e salvaguardia delle risorse:
secondo dati ISTAT possano essere
disponibili circa 6,7 miliardi di
mc/anno di reflui depurati di cui 4,7
miliardi di mc/anno da impianti con
sistemi di trattamento avanzato.
L’adeguamento dei sistemi di
trattamento alle prescrizioni del
Regolamento 2019/741/UE,
considerando l’implementazione di
sistemi di trattamento secondario sugli
impianti > 2000 a.e. è stimato tra i 18 e
i 21 mld di euro di investimenti e
circa 35,5 mln euro annui per gli
opex.
Processi a barriera multipla e
processi di automazione
contribuiscono ad accrescere
l'affidabilità dei sistemi di riuso.
Un range tra il 38% e il 53% della
domanda irrigua potrebbe essere coperta
da un sistema efficiente di riuso delle
acque reflue depurate (Blue Book 2023 –
Utilitatis);
Attualmente solo il 4%-5% delle acque
depurate viene riutilizzata in modo
diretto (ARERA).
Approvvigionamento: incremento dei
consumi e crescente necessità di
acqua in varie applicazioni;
Cambiamenti climatici e siccità: al
fabbisogno, soprattutto irriguo, rischia
di non corrispondere una sufficiente
disponibilità naturale di risorsa idrica;
Realizzazione di infrastrutture di
adattamento: bacini di stoccaggio,
infrastrutture per il riuso diretto, ecc.
Compromissione quali/quantitativa
della risorsa idrica (es. cuneo salino).
15. 18 giugno 2024, Reggio Emilia
• Sistemi di ricarica della falda
I sistemi di gestione controllata della ricarica degli acquiferi
(MAR) rappresentano in prospettiva un importante elemento di
resilienza della risorsa idrica
I sistemi MAR sono largamente diffusi
all’estero, in termini assoluti Cina, India e
USA, grandi produttori agricoli, sono fra i
principali utilizzatori.
In ambito UE è stata registrata in questi ultimi
anni una sensibile crescita di sistemi MAR,
crescita legata in particolare agli usi irrigui e
per il riassetto idrico-ambientale del territorio
(Dillon 2019).
16. 18 giugno 2024, Reggio Emilia
E’ urgente completare il processo di affidamento del SII a gestori industriali in grado di
garantire i necessari investimenti in impianti e infrastrutture, superando anche le procedure
d’infrazione in corso.
E’ necessario riprogrammare in una visione strategica le infrastrutture per la resilienza della
risorsa idrica, tenendo in considerazione anche gli ingenti investimenti che saranno necessari
a fronte delle nuove disposizioni europee.
Occorre incrementare la produzione di acqua complementare, in particolare attraverso il
riuso delle acque reflue affinate, rendendo efficienti e rinnovando il parco degli impianti di
depurazione, completando il processo di revisione della normativa di riferimento e
incrementando forme differenti di riuso (agricolo, industriale, ambientale, ecc)
Prospettive e conclusioni
1
2
3
Le istituzioni e le rappresentanze dei settori socio-economici devono implementare, in stretta
collaborazione, forme incentivanti di sostegno al risparmio e soprattutto al riuso della risorsa
idrica quali i certificati blu.
4