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Paolo di Castro: differenze tra le versioni

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[[File:Paolo di Castro – In Infortiatum, 1564 – BEIC 13865748.jpg|thumb|''In Infortiatum'', 1564]]
 
Scarse sono le informazioni sullasui suasuoi biografianatali, anche se la sua attività giuridica, ebbe una forte eco: le sue opere furono infatti tra le prime pubblicate con il privilegio della stampa, anche se postume. La sua immagine è rappresentata sul quattrocentesco palazzo romano di Bartolomeo de Dossi<ref>{{cita web|url=http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=14026|titolo=Paolo di Catro|editore=Chi era costui|accesso=12 dicembre 2017}}</ref>. La distruzione della città d'origine durante la [[Ranuccio II Farnese#La perdita di Catro|guerra]] tra il [[papa Innocenzo X]] e [[Ranuccio II Farnese]] duca di Parma e Piacenza, nonché ultimo duca di Castro, causò la perdita di documenti che avrebbero favorito la ricostruzione biografica della sua vita.
 
Paolo di Castro studiò con [[Baldo degli Ubaldi]] a [[Perugia]], passando nel [[1383]] alla scuola di [[Cristoforo Castiglione (1345-1425)|Cristoforo Castiglioni]], trasferendosi poi ad [[Avignone]]<ref>{{cita web|url=https://www.simone.it/newdiz/?action=view&id=888&dizionario=2|titolo=Paolo di Castro - Nuovi Dizionari Online Simone - Dizionario Storico del Diritto Italiano ed Europeo Indice P<!-- titolo generato automaticamente -->|tiolo=Paolo di Catro|editore=Edizioni giuridiche Simone Dizionario online|accesso=12 dicembre 2017|dataarchivio=13 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171213011051/https://www.simone.it/newdiz/?action=view&id=888&dizionario=2|urlmorto=sì}}</ref> per seguire il cardinale [[Pietro Corsini]] che si trovava alla corte dell'[[Antipapa Clemente VII]] seguendo le lezioni di [[Gilles de Bellemère]].
 
=== Docente ===
Ottenuto il dottorato ad [[Università di Avignone|Avignone]] nel 1385, vi restò in qualità di docente, vivendo al seguito del cardinale Corsini, qui si formò la sua esperienza giuridica restandovi fino al 1402. La permanenza in questa città non fu continuativa, risulta infatti la sua presenza in documenti anche a [[Tolosa]], dove sembra abbia insegnato.
 
Nei primi anni del [[XV secolo]], Paolo insegnò a Firenze dove sposò donna Piera de' Cervini di Corneto ([[Tarquinia]]), nipote del giurista [[Pietro d'Ancarano]], dalla quale ebbe quattro figli: il giurista [[Angelo da Castro|Angelo]], [[Giovanni di Castro|Giovanni]] che fu al servizio del papato, Gilio (morto di peste a Firenze nel 1420) e Francesca.<ref>{{Cita web|url=http://www.lacitta.eu/storia/27080-pio-ii-piccolomini-giovanni-da-castro-e-la-scoperta-dell-allume.html|titolo=Pio II Piccolomini, Giovanni da Castro e la scoperta dell'allume|autore=|sito=www.lacitta.eu|accesso=1º aprile 2020}}</ref>
 
Paolo di Castro ricevette l'incarico di podestà di [[Viterbo]] nel semestre febbraio/luglio del 1404, per poi ritornare ad insegnare sia all'università di [[Siena]] che a quella di [[Firenze]] fino al 1415, anno in cui venne richiesto il suo intervento giuridico dall'ordine dei cardinali in merito alla riconciliazione della chiesa romana.
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{{Citazione|...può constare dello spirito della legge; primieramente per ragione espressa, poiché la ragione della legge ne è pure lo spirito però in tutti i casi in cui si incontra la ragione ha luogo pure la legge; di poi quando nella legge non è espressa la ragione ma tuttavia non se ne può dare secondo la comune opinione che è una sola. In terzo luogo può constare dello spirito della legge per via di riduzione all'assurdo, quando cioè accogliendo na intelligenza diversa ne avverrebbe un assurdo, Da ultimo per l'uso comune del direche non s'accordi colla proprietà dei vocaboli, nel qual caso si crede essere stato mente di chi parla l'adattarsi all'uso comune del dire anziché alla proprietà stretta della parola.<br />
Paolo di Castro}}
Durante tutti gli anni di insegnamento Paolo svolse anche il lavoro di consulente. La sua capacità giuridica richiese la collaborazione per committenti di elevata importanza. A lui viene riconosciuta la capacità di mantenere l'indipendenza giuridica di pensiero, senza condizionamenti tanto di trovarsi a volte a dover difendere le sue posizioni.
 
Pur essendo filopapale si trovo a dover invertire a volte quanto dichiarato come nel caso di quel ladro, che trovando rifugio nel coro di una chiesa, venne comunque arrestato. Il giurista riuscì a assolvere l'atto di arresto, dichiarando che il ladro, avendo rubato oggetti della chiesa, era da ritenersi escluso dalla protezione, ma giustamente soggetto al giudizio civile e quindi alla condanna.
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{EB1911Britannica 1911|wstitlesource=Castrensis, Paulus|volume=5}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Diritto|Storiadiritto|medioevo}}