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La nicchia ecologica è un termine che indica la posizione di una specie (o di una popolazione) all'interno di un ecosistema, ossia il suo modo di vivere, il suo ruolo e tutte le condizioni fisiche, chimiche e biologiche che ne permettono l'esistenza in quel particolare ambiente.[1] Per definizione una nicchia ecologica esiste solo se esiste una popolazione che la occupa.

Agli inizi degli anni venti, il termine veniva utilizzato come sinonimo di habitatate, cioè lo spazio fisico occupato da una popolazione in un ecosistema (nicchia spaziale). In seguito, il concetto venne ampliato con l'introduzione della nicchia trofica, il ruolo ecologico all'interno della

. Negli anni cinquanta venne, infine, coniato il termine di nicchia pluridimensionale, la quale è una sorta di ipervolume: uno spazio concettuale delineato da tutte le interazioni (biotiche ed abiotiche) che influenzano l'esistenza di una specie in un ecosistema.

In ecologia si usa fare una distinzione tra:

  • Nicchia fondamentale
  • Nicchia realizzata

La nicchia fondamentale è la nicchia massima teorica occupata da una popolazione in condizioni ideali, cioè in assenza di competizione e con risorse non limitanti.

La nicchia realizzata è invece quella realmente occupata da una popolazione e la cui ampiezza è minore a causa della competizione interspecifica.

Note

  1. ^ Arnaud Pocheville, The Ecological Niche: History and Recent Controversies, in Thomas Heams, Philippe Huneman, Guillaume Lecointre e Marc Silberstein (a cura di), Handbook of Evolutionary Thinking in the Sciences, Dordrecht, Springer, 2015, pp. 547–586, ISBN 978-94-017-9014-7.
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