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Moschea al-Zaytuna: differenze tra le versioni

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{{Edificio religioso
{{coord|36.79722|N|10.17111|E|source:dewiki_region:TN_scale:2000_type:landmark|format=dms|display=title}}
|Nome = Moschea al-Zaytuna
[[File:MinaretMosqueeZitounaTunis.JPG|upright=1.4|thumb|Corte interna della moschea al-Zaytuna]]
|Immagine = MinaretMosqueeZitounaTunis.JPG
|Didascalia = Corte interna della moschea al-Zaytuna
|SiglaStato = TUN
|Regione = [[Governatorato di Tunisi]]
|NomeComune = [[Tunisi]]
|Religione = [[Islam]] [[sunnismo|sunnita]]
}}
La '''moschea al-Zaytūna''' ({{arabo|جامع الزيتونة|Jāmiʿat al-zaytūna}}), o [[moschea]] dell'[[Olivo]] o di [[Oliva di Palermo|Oliva]], è la principale [[moschee di Tunisi|moschea]] della [[medina di Tunisi]].
 
Legata al [[malikismo]]<ref name="abid">{{fr}} [http://www.saisonstunisiennes.com/articles/zitouna1.html Zohra Abid, « Si Jamaâ Ezzitouna m'était contée », ''Saisons tunisiennes'', 21 décembre 2006] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081211175846/http://www.saisonstunisiennes.com/articles/zitouna1.html |data=11 dicembre 2008 }}</ref>, essa è il santuario più antico e più vasto di [[Tunisi]]. Eretta su una superficie di circa 5000m², la moschea è dotata di nove entrate<ref name="abid"/> e possiede 184 [[Colonna|colonne]] antiche, provenienti essenzialmente dal sito archeologico di [[Cartagine]].
La '''moschea al-Zaytūna''' ({{arabo|جامع الزيتونة|Jāmiʿat al-zaytūna}}), o [[moschea]] dell'[[Olivo]], è la principale moschea della [[medina di Tunisi]].
 
Legata al [[malikismo]]<ref name="abid">{{fr}} [http://www.saisonstunisiennes.com/articles/zitouna1.html Zohra Abid, « Si Jamaâ Ezzitouna m'était contée », ''Saisons tunisiennes'', 21 décembre 2006]</ref>, essa è il santuario più antico e più vasto di [[Tunisi]]. Eretta su una superficie di circa 5000m², la moschea è dotata di nove entrate<ref name="abid"/> e possiede 184 [[Colonna|colonne]] antiche provenienti essenzialmente dal sito archeologico di [[Cartagine]].
 
La moschea ha per lungo tempo costituito una postazione difensiva rivolta verso il mare, dotata com'era di due torri di controllo nell'angolo NE e SE dell'edificio<ref name="mwnf">{{fr}} [http://www.discoverislamicart.org/database_item.php?id=monument;ISL;tn;Mon01;1;fr Présentation de la mosquée Zitouna (Museum With No Frontiers)]</ref>.
 
== Etimologia ==
Una [[leggenda]] narra che nel posto dove sorge oggi la moschea, si trovava un luogo antico di preghiera e un [[Olea europaea|ulivo]] (in [[arabo tunisino]] ''zitūn''). Ma la “Moschea dell'oliva” è dedicata alla Santa [[Oliva di Palermo]]: questo perché in quel luogo era stata eretta una chiesa, che poi converte in [[moschea]], lasciandone però il nome, tradotto in [[arabo tunisino]]. La santa è particolarmente venerata (superstiziosamente) a Tunisi perché si ritiene che bestemmiandola si incorra in gravi sventure; e inoltre si crede che quando verrà rinvenuto il suo corpo l'[[Islam]] avrà fine<ref>Romano, 1901; cfr. anche Scorza Barcellona, 1988.</ref>. Questa leggenda “accessoria” su sant'Oliva, relativa al rinvenimento del suo corpo, è molto diffusa in Sicilia ed è comunque propria anche di altri santi<ref>Secondo la leggenda il corpo si troverebbe in un pozzo profondo di acqua fresca: quando esso sarà trovato, un cataclisma funesterà la [[Conca d'Oro]], ma segnerà anche il principio di un'era di felicità: vd. l'ampia trattazione fattane da Agnello, 1955, pp. 95-124; cfr. anche G. Pitré, ''Feste patronali in Sicilia'', Torino-Palermo 1900, pp. 67-68; B. Faso, ''Le cinque Vergini prudenti palermitane assieme ai Racconti delle loro sacre traslazioni'', p. 76; S. Cabibbo, ''Il Paradiso del Magnifico Regno: agiografi, santi e culti nella Sicilia spagnola'', Roma 1996, pp. 68-70.</ref>.
 
== Storia ==
=== Fondazione ===
 
Certe fonti attribuiscono la fondazione dell'edificio all'anno [[732]] e alla volontà del [[Wali (governatore)|Governatore]] [[Omayyadi|omayyade]] di [[Tunisi]], ʿUbayd Allāh ibn al-Ḥabḥāb<ref name="municip">{{fr}} [http://www.commune-tunis.gov.tn/publish/content/article.asp?id=382 Historique de la mosquée Zitouna (Municipalité de Tunis)]</ref> ma i fatti narrati indicano che fu piuttosto il generale [[Ghassanidi|ghassanide]] [[Hassan ibn al-Nu'man|HassānḤassān b. al-Nuʿmān]], arrivato coi suoi uomini sul posto a seguito delle operazioni di conquista [[islam]]ica del [[Maghreb]], che restaurò l'antico oratorio nel [[698]]<ref name="municip"/> prima di dar corso alla costruzione del complesso religioso islamico a partire dal [[704]].<ref name="mwnf"/> Alcune ricerche hanno d'altra parte confermato che la moschea è stata costruita sulle vestigia di una [[basilica (architettura cristiana)|basilica]] [[Cristianesimo|cristiana]],<ref name="mwnf"/> fatto confortato dal racconto di [[Ibn Abi Dinar|Ibn Abī Dīnār]] sulla presenza della [[Tomba (architettura)|tomba]] di [[Sant'Oliva]] ([[martire|martirizzata]] sotto [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] nel [[138463]]) sul luogo della futura moschea.
La [[leggenda]] narra che nel posto dove sorge oggi la moschea, si trovava un luogo antico di preghiera e un [[Olea europaea|ulivo]] (in [[Lingua araba]] ''zaytūn'').
 
Certe fonti attribuiscono la fondazione dell'edificio all'anno [[732]] e alla volontà del [[Wali (governatore)|Governatore]] [[Omayyadi|omayyade]] di [[Tunisi]], ʿUbayd Allāh ibn al-Ḥabḥāb<ref name="municip">{{fr}} [http://www.commune-tunis.gov.tn/publish/content/article.asp?id=382 Historique de la mosquée Zitouna (Municipalité de Tunis)]</ref> ma i fatti narrati indicano che fu piuttosto il generale [[Ghassanidi|ghassanide]] [[Hassan ibn al-Nu'man|Hassān b. al-Nuʿmān]], arrivato coi suoi uomini sul posto a seguito delle operazioni di conquista [[islam]]ica del [[Maghreb]], che restaurò l'antico oratorio nel [[698]]<ref name="municip"/> prima di dar corso alla costruzione del complesso religioso islamico a partire dal [[704]].<ref name="mwnf"/> Alcune ricerche hanno d'altra parte confermato che la moschea è stata costruita sulle vestigia di una [[basilica]] [[Cristianesimo|cristiana]],<ref name="mwnf"/> fatto confortato dal racconto di [[Ibn Abi Dinar]] sulla presenza della [[Tomba (architettura)|tomba]] di [[Sant'Oliva]] ([[martire|martirizzata]] sotto [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] nel [[138]]) sul luogo della futura moschea.
 
[[File:Zitouna Mosque historic evolution-fr.svg|thumb|Pianta della moschea con i suoi cambiamenti storici]]
 
Della moschea edificata sotto il regno degli Omayyadi non resta quasi nulla, dal momento che l'edificio è stato totalmente ricostruito nell'[[864]],<ref name="municip"/> sotto il regnogoverno dell'[[Emiro]] [[Aghlabidi|aghlabide]] [[Abu Ibrahim Ahmad|Abū Ibrāhīm Ahmad]] (856-863) e su ordine del [[califfo]] [[Abbasidi|abbaside]] di [[Baghdad]] [[Alal-Musta'in (Abbaside di Samarra)|al-Mustaʿīn]].<ref name="mwnf"/> Un'iscrizione sul basamento della [[cupola]] del [[mihrabmiḥrāb]] indica che i lavori sono stati portati a compimento dall'[[architetto]] FathFatḥ AllahAllāh.<ref name="mwnf"/> Si tratta comunque della seconda moschea costruita in [[Ifriqiya]] e la seconda moschea per ampiezza dell'intera [[Tunisia]], dopo la [[Grande moschea di Qayrawan]].
 
=== Rimaneggiamenti ===
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A partire dalla sua edificazione, la moschea ha subito rimaneggiamenti apportati dalle diverse [[dinastia|dinastie]] che si sono succedute nel governo della Tunisia.
 
Nel [[990]], il sovrano [[Ziridi|ziride]] MansurManṣūr ibn BologhinBuluggīn fece costruire una cupola bicroma dal ''bahu'', al di sopra dell'ingresso della sala di preghiera (''musallamuṣalla'' ) che dava sulla corte.<ref name="municip"/>. ilIl [[sultano]] [[Hafsidi|hafside]] [[AbuMuhammad Abd Allah MuhammadI al-Mustansir|Abū ʿAbd Allāh MuhammadMuḥammad al-MustansirMustanṣir]] dotò la moschea di imponenti [[cisterna|cisterne]] nel [[1250]].<ref name="municip"/> Nel [[1316]], la moschea fu oggetto di importanti restauri: [[Abu Yahya Abu Bakr al-Mutawakkil]] fece collocare travi a vista e fece lavorare le porte che fanno accedere alla sala di preghiera e alle sue dipendenze.<ref name="municip"/>. Una biblioteca in stile turco fu finanziata dal [[Dinastia ottomana|sultano ottomano]] [[Murad II]] nel [[1450]]. Dopo l'occupazione [[Spagna|spagnola]], l'[[imam]] d'una moschea vicina restaurò il monumento, abbellì la zona del [[mihrabmiḥrāb]] e costruì la galleria orientale nel [[1637]].<ref name="municip"/>
 
Infine, un [[minareto]] di stile [[Almohadi|almohade]], opera di Tahar Ben Saber e Sliman Ennigrou,<ref>Henri Saladin, ''Tunis et Kairouan'', coll. Les Villes d'art célèbres, éd. Henri Laurens, Paris, 1908, p. 33,</ref> è del parifu aggiunto alla moschea nel [[1894]] al posto del minareto costruito sotto Ḥammūda [[Pascià]] nel [[1652]].<ref name="municip"/>. Esso fu finanziato dall'amministrazione degli [[hubus|ḥubūs]] (fondazioni pie, beni di manomorta). Il richiamo della [[ṣalāt|preghiera]] (''[[Adhān|adhanadhān]]'' ) fu lanciato per la prima volta dall'alto del minareto il 26 [[ramadan]] 1312 (24 marzo [[1895]]), alla presenza di [[Ali Muddat ibn al-Husayn|AliʿAlī III Bey]].<ref name="municip"/> Dopo l'indipendenza nel [[1956]], i presidenti [[Habib Bourguiba]] e [[Zine El-Abidine Ben Ali]] hanno fatto eseguire grandi lavori di restauro e di sistemazione del manufatto, specie durante gli [[anni 1960]] e [[anni 1990|1990]]<ref name="municip"/>.
 
== Architettura e decoro ==
[[File:Mosquée Zitouna Kassus-2.jpg|left|thumb|Cupola del ''bahu'' al di sopra della sala della preghiera (''musallamuṣalla'' )]]
 
[[File:Mosquée Zitouna Kassus-2.jpg|left|thumb|Cupola del ''bahu'' al di sopra della sala della preghiera (''musalla'' )]]
[[File:Colonnade Zitouna 3.JPG|upright=0.7|thumb|Colonnata hafside sulla facciata orientale]]
 
La moschea al-Zaytūna segue la tipologia delle moschee ispirate alla [[Grande Moschea di Cordova]] e a quella di [[Grande moschea di Qayrawan|Qayrawān]] con la sua corte trapezoidale incorniciata da una [[Corridoio|galleria]] del [[X secolo]].<ref name="mwnf"/> La galleria, che funge da [[nartece]], è sostenuta da colonne e da capitelli antichi, le tre altre gallerie poggiano su colonne a capitelli di [[marmo]] bianco importato dall'[[Italia]] a metà del [[XIX secolo]].<ref name="mwnf"/> In mezzo alla corte si trova una [[quadrante solare]] che aiutava a determinare le ore delle [[ṣalāt]].<ref name="abid"/>
 
La [[cupola]] del [[nartece]] situata all'entrata della sala di preghiera (''musallamuṣalla'' ), {{non chiaro|detta "del ''bahu'' (si veda a sx))"}}, mostra un decoro in cui la pietra nera si alterna col [[mattone]] rosso.<ref name="mwnf"/> Le numerose [[nicchia|nicchie]] che ricoprono la base quadrata e il tamburo ottagonale accostano la moschea all'arte [[Fatimidi|fatimide]].<ref name="mwnf"/> La sala da preghiera [[ipostilo|ipostila]], di forma rettangolare (56 [[metri]] per 24), copre da parte sua 1344&nbsp;[[Metro quadrato|]],<ref name="mwnf"/> mentre 160 colonne e capitelli antichi delimitano 15 [[navate]] e 6 [[Campata|campate]].<ref name="mwnf"/> La navata mediana e quella trasversale del [[transetto]], più larghe delle altre (4,80 metri invece di tre metri), s'incrociano davanti al [[mihrabmiḥrāb]], esso stesso preceduto da una cupola che reca un'iscrizione che l'attribuisce al [[califfo]] [[Abbasidi|abbaside]] [[al-Musta'in (Abbaside di Samarra)|al-Mustaʿīn]].<ref name="mwnf"/>
Il minareto, di pianta quadrata, è posto nell'angolo NO della corte, alto 43 metri,<ref name="municip"/> riprende il decoro del minareto [[Almohadi|almohade]] della [[moschea della Kasba]], fatto di [[intreccioIntreccio (tecnica costruttiva)|intrecci]] in [[calcare]] su un fondo in [[grès]] ocra.<ref name="mwnf"/>
 
La facciata orientale è stata completata da una corte ornata di una colonnata di stile [[Hafsidi|hafside]].<ref name="mwnf"/>
 
== Luogo di culto ==
 
[[File:Minaret Zitouna detail.JPG|upright=0.7|thumb|Sommità del minareto inaugurato nel 1894]]
Luogo di culto principale della città e tra i massimi del mondo [[Sunniti|sunnita]], vi si celebrano numerose cerimonie alla presenza delle autorità religiose ([[muftimuftī]] e [[imam]]) e dei notabili della capitale.<ref name="abid"/> Fra esse figura il [[Mawlid]] del [[Maometto|Profeta]], festeggiato dapprima nelle [[zawiya (residenza)|zawiya]] tunisine e poi nel palazzo [[bey (carica)|beilicale]]. Fu per iniziativa di [[Sidi Brahim Riahi]] che i sovrani accettarono di permettere il suo svolgimento nella moschea.<ref name="abid"/>
 
Luogo di culto principale della città e tra i massimi del mondo [[Sunniti|sunnita]], vi si celebrano numerose cerimonie alla presenza delle autorità religiose ([[mufti]] e [[imam]]) e dei notabili della capitale.<ref name="abid"/> Fra esse figura il [[Mawlid]] del [[Maometto|Profeta]], festeggiato dapprima nelle [[zawiya]] tunisine e poi nel palazzo [[bey (carica)|beilicale]]. Fu per iniziativa di [[Sidi Brahim Riahi]] che i sovrani accettarono di permettere il suo svolgimento nella moschea.<ref name="abid"/>
 
Secondo gli storici, non s'è mai interrotta alcuna [[ṣalāt]] al suo interno, nemmeno durante l'occupazione di Tunisi da parte degli [[Spagna|Spagnoli]], mentre una parte della moschea - in particolare la biblioteca - era stata da essi incendiata.<ref name="abid"/>
 
== Università ==
La moschea non è solo un luogo di culto, ma di cultura islamica, tanto da svolgere per un lungo periodo il ruolo di [[Università del mondo islamico classico|Università]] di studi islamici, oltre che essere un centro politico-religioso in cui si negoziano accordi commerciali e altre transazioni mercantili, a causa del carattere sacro del luogo che si vuole garantisca l'onestà degli accordi sottoscritti dalle parti.
{{C|la voce è in contraddizione con quanto presente nella biografia di [[Rashid Ghannushi]] in quanto in quest'ultima si evince ch'esso entrò nel 1959 come studente nella moschea i cui corsi però furono trasferiti alla Facoltà di Teologia dell'antica Università di Tunisi in seguito all'ottenuta indipendenza della tunisia dalla francia, di fatti «a metà degli [[anni 1950|anni cinquanta]] del [[XX secolo]], il [[giacobinismo]] [[laico]] di [[Habib Bourguiba]] mise fine alla vocazione universitaria della moschea»|storia|giugno 2011}}
La moschea non è solo un luogo di culto, ma di cultura islamica, tanto da svolgere il ruolo di [[Università del mondo islamico classico|Università]] di studi islamici, oltre che un centro politico-religioso in cui si negoziano accordi commerciali e altre transazioni mercantili, a causa del carattere sacro del luogo che si vuole garantisca l'onestà degli accordi sottoscritti dalle parti.
 
Dei secolo successivi, generazioni di sapienti vi tennero i loro insegnamenti religiosi (riguardanti specialmente il [[fiqh]]), la letteratura e le scienze.<ref name="abid"/> Ogni [[shaykhsceicco]] si addossava a una colonna, attorno alla quale egli disponeva la sua ''halqa'', i suoi studenti vicino e attorno a lui, in piccoli cerchi concentrici, gambe incrociate o inginocchiati sui talloni e sulla parte inferiore delle gambe.<ref name="abid"/>
 
L'istituzione ha formato numerosi [[imam]] come [[Ibn Arafa]], un contemporaneo di [[Ibn Khaldun]],<ref name="abid"/>, [[Isma'il Hedfi Madani]], sceicco fondatore della [[confraternite islamiche]] [[Shadhiliyya- 'Alawiyya-Isma'iliyya]] e numerosi promotori di una rinascita (''nahdanahḍa'' ) arabo-islamica.<ref name="municip"/> Nel [[1830]], i [[muftimuftī]] della moschea promulgarono una [[fatwafatwā]] che riconosceva la validità della [[Eliocentrismo|teoria eliocentrica]] di [[Galileo Galilei]].
 
Tuttavia, a metà degli [[anni 1950|anni cinquanta]] del [[XX secolo]], il [[giacobinismo]] [[laicolaicismo]] di [[Habib Bourguiba]] mise fine alla vocazione universitaria della moschea. Con l'indipendenza, i suoi corsi sono statifurono trasferiti alla Facoltà di Teologia dell'antica [[Università di Tunisi,]]: quindi, dal [[1988]], nei locali della nuova Università<ref name="municip"/> ricreatasorta per volontà del presidentePresidente [[Zine El -Abidine Ben Ali]], assai attento al potenziale pericolo costituito dalle rivendicazioni [[Fondamentalismo islamico|fondamentalistiche]] di [[Movimento della Rinascita (Tunisia)|Ennahda]].
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
*Abdelaziz Daoulatli, ''La Mosquée Zitouna'', éd. du Patrimoine, Tunis, 2010
 
== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Zitouna Mosque}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{ar}}cita [web|1=http://www.azzeitouna.com/ |2=Sito ufficiale della moschea al-Zaytuna]|lingua=ar|accesso=5 aprile 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110128134330/http://www.azzeitouna.com/|dataarchivio=28 gennaio 2011|urlmorto=sì}}
 
{{Portale|Islam|università}}
 
[[Categoria:MoscheeEdifici dellacostruiti Tunisia|Zaytunanel 732]]
[[Categoria:ArchitettureMedina di Tunisi]]
[[Categoria:Moschee di Tunisi|Zaytuna]]
[[Categoria:Università islamiche]]
[[Categoria:Architetture di Tunisi]]