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|nome=[[Diocesi]] di [[Lavaur (Tarn)|Lavaur]]
|latino=Dioecesis Vaurensis
|immagine=FR(Lavaur) Cathédrale Saint-81140Alain cathstalain01- Exposition Nord-Ouest.jpg
|suffraganeadi= [[arcidiocesi di Tolosa]]
|stato=Francia
|mappa=Carte du diocèse de Lavaur.jpg
|eretta=26 settembre [[1317]]
|soppressa=29 novembre [[1801]]
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|parrocchie= 88 (nel [[1768]])
}}
[[File:Carte du diocèse de Lavaur.jpg|upright=1.3|thumb|Mappa della diocesi di Lavaur nel [[XVIII secolo|Settecento]]]]
 
La '''diocesi di Lavaur''' (in [[lingua latina{{latino|latino]]: ''Dioecesis Vaurensis''}}) è una sede soppressa della [[Chiesa cattolica]].
 
==Territorio==
La diocesi comprendeva parte della [[Linguadoca (provincia)|Linguadoca]]. Confinava con l'[[arcidiocesi di Albi]], la [[diocesi di Castres]], da cui era separata dal fiume [[Agout]], l'[[arcidiocesi di Narbona]], le diocesi di [[Diocesi di Carcassonne e Narbona|Carcassonne]] e di [[Diocesi di Saint-Papoul|Saint-Papoul]], e l'[[arcidiocesi di Tolosa]].
 
Sede vescovile era la città di [[Lavaur (Tarn)|Lavaur]], nell'attuale dipartimento del [[Tarn (dipartimento)|Tarn]], dove fungeva da [[cattedrale]] la chiesa di Sant'Alano.
 
Nel [[1768]] la diocesi comprendeva 88 [[Parrocchia|parrocchie]].
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Il priorato di Sant'Alano fu eretto in diocesi da [[papa Giovanni XXII]] il 26 settembre [[1317]] con la [[Bolla pontificia|bolla]] ''Salvator noster''.<ref>Testo della bolla in ''[[Gallia christiana]]'', op. cit., ''Instrumenta'', coll. 236-238. Cfr. Louis Caillet, [http://books.google.it/books?id=fxdcBV3_8lkC&pg=PA112&lpg=PA112&dq=#v=onepage&q&f=false ''La papauté d'Avignon et l'Eglise de France''], 1975, p. 112.</ref> Il 22 febbraio [[1318]], con la bolla ''Cum illius''<ref>Testo della bolla in ''Gallia christiana'', op. cit., ''Instrumenta'', coll. 268-271.</ref>, il papa definì i confini della nuova diocesi alla quale assegnò 88 parrocchie dell'[[arcidiocesi di Tolosa]], di cui Lavaur divenne [[Diocesi suffraganea|suffraganea]].
 
LPrimo vescovo fu Roger d'imponenteArmagnac, cattedralecanonico di [[Parigi]] e arcidiacono di [[Agen]], costruitache fu consacrato vescovo il 27 gennaio [[1320]], che si adoperò per trasformare la chiesa di Sant'Alano in una vera e propria cattedrale. Costruita dai monaci di Saint-Pons nel [[XII secolo]] e distrutta durante la [[crociata albigese]] nel [[1211]], fu ricostruita a partire dalla metà del [[XIII secolo]], ede assunse definitivamente le forme attuali grazie ai lavori intrapresi dal vescovo Jean Vigier nella seconda metà del [[XV secolo|Quattrocento]]. Nel [[1395]] il capitolo dei canonici contava 12 canonici e 4 dignitari.
 
Nel [[1368]] Lavaur fu sede di un concilio interprovinciale, che vide riuniti i vescovi delle [[Provincia ecclesiastica|province ecclesiastiche]] di [[Diocesi di Carcassonne e Narbona|Narbonne]], di Tolosa e di [[Arcidiocesi di Auch|Auch]]. Su 30 fra arcivescovi e vescovi, solo 8 prelati furono presenti personalmente, mentre gli altri si fecero rappresentare da un delegato.
Durante la [[rivoluzione francese]] fu raso al suolo il palazzo episcopale, che in origine affiancava la cattedrale.
 
Nel [[XVI secolo]] Pierre Danès, umanista e professore al ''Collège de France'', fu scelto dal re [[Francesco I di Francia|Francesco I]] come uno dei tre ambasciatori francesi presenti all'apertura del [[concilio di Trento]] nel [[1545]]; diventato vescovo di Lavaur nel [[1557]] prese parte alle ultime sessioni del concilio e alle sue discussioni. In diocesi, ebbe a confrontarsi, anche duramente, contro gli [[Ugonotti]], che devastarono la diocesi.
 
Nel corso del [[XVII secolo]] la diocesi visse diversi periodi di [[sede vacante]], benché di breve durata; soprattutto perché in diverse occasioni i vescovi nominati per Lavaur non accettavano la nomina o erano trasferiti altrove prima ancora di prendere possesso della cattedra di Sant'Alano oppure ancora, nominati dal re, come da prassi, non erano graditi alla [[Santa Sede]].
 
Tra i vescovi di Lavaur si possono ricordare: [[Charles Le Goux de la Berchère]] (1677-1692), che indisse una [[visita pastorale]] alla diocesi, fece predicare le [[missioni popolari]] e redasse statuti diocesani in linea con lo spirito tridentino; Victor-Augustin de Mailly (1692-1712), che nel [[1703]] fondò il [[seminario]] diocesano, che tuttavia non gli sopravvisse; Jean-Baptiste Joseph de Fontanges (1748-1764), che prese energicamente le difese dei [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]],
 
Durante la [[rivoluzione francese]] fu raso al suolo il palazzo episcopale, che in origine affiancava la cattedrale. L'ultimo vescovo, Jean-Antoine de Castellane, fuggì in [[Spagna]] e poi in [[Italia]], dove morì, dopo aver accettato a denti stretti di dare le dimissioni dalla sua sede.
 
La diocesi fu soppressa in seguito al [[Concordato del 1801|concordato]] con la bolla ''[[Qui Christi Domini]]'' di [[papa Pio VII]] del 29 novembre [[1801]] e il suo territorio incorporato in quello della diocesi di [[Arcidiocesi di Montpellier|Montpellier]]. Quando nel [[1822]] fu ricostituita l'[[arcidiocesi di Albi]] la maggior parte dell'antico territorio diocesano fu incorporato in quello di Albi.
 
Dal 17 febbraio [[1922]] agli arcivescovi di Albi è concesso il titolo di vescovi di Lavaur.<ref>Decreto ''Castrensem et Vauriensem'', AAS 14 (1922), p. 158.</ref>
 
== Cronotassi dei vescovi ==
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* Robert de la Voie de Villemur † (21 agosto [[1357]] - [[1383]] deceduto)
* [[Gilles de Bellemère]] † (8 ottobre [[1383]] - 17 ottobre [[1390]] nominato vescovo di [[Diocesi di Le Puy-en-Velay|Le Puy]])
* Guy de la Roche † (25 ottobre [[1390]] - dopo il [[13931395]] deceduto)
* Pierre de Vissac † (12 luglio [[1395]] - 23 gennaio [[1405]] deceduto)
* Bertrand de Maumont † (9 febbraio [[1405]] - 10 marzo [[1408]] nominato vescovo di [[Diocesi di Béziers|Béziers]])
* Pierre Neveu † (21 ottobre [[1409]] - 5 settembre [[1410]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Albi|Albi]])
** [[Pierre d'AillyGirard]] † (21 marzo [[1411]] - 6 aprile [[1412]] dimesso) (amministratore apostolico)
* Jean Bely † (6 aprile [[1412]] - 21 settembre [[1433]] deceduto)
* Jean Boucher † (13 gennaio [[1434]] - 6 settembre [[1458]] deceduto)
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** [[Papa Clemente VII|Giulio de' Medici]] † (12 giugno [[1514]] - 18 novembre [[1523]] eletto [[diocesi di Roma|papa]] con il nome di Clemente VII) (amministratore apostolico)
** [[Agostino Trivulzio]] † (11 gennaio [[1524]] - 6 ottobre [[1525]] dimesso) (amministratore apostolico)
* Pierre BuxiDe Bui † (6 ottobre [[1525]] - 30 ottobre [[1526]] deceduto)
* [[Georges de Selve]] † (23 marzo [[1528]] - 12 aprile [[1542]] deceduto)<ref>Nominato vescovo a soli 18 anni, venne consacrato solamente nel [[1534]].</ref>
* Pierre de Mareuil † (1º marzo [[1542]] - marzo [[1556]] deceduto)
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==Bibliografia==
*{{la}} [[Denis de Sainte-Marthe]], [httphttps://books.google.comit/books?id=xmzk97HmsOEC&hl=fr&pg=PA2PA325#v=onepage&q&f=false ''Gallia christiana''], vol. XIII, Parigi, 1785, coll. 331-369
*{{fr}} Claude Devic e Joseph Vaissète, [https://archive.org/stream/p2histoiregnra04viccuoft#page/438/mode/2up ''Histoire générale de Languedoc''], Tomo IV, Toulouse, Ed. Privat, 1872, seconda parte, pp.&nbsp;438–440
* {{fr}} [http://books.google.it/books?id=8QHeHPNYkfEC&pg=PA162 ''Annales ecclésiastiques du diocèse de Toulouse''], Toulouse, 1825, pp.&nbsp;162–164
* {{fr}} Clément Compayré, [http://books.google.it/books?id=IuOZETFU1jgC&pg=PA464 ''Etudes historiques et documents inédits sur l'Albigeois, le Castrais et l'ancien diocèse de Lavaur''], Albi, 1841, pp.&nbsp;464–471
*{{fr}} Roger Aubert, [https://archive.org/details/dictionnairedhis0030unse/page/n615/mode/1up v. ''Lavaur''], «Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques», vol. XXX, Paris, 2010, coll. 1196-1200
* {{la}} [[Pius Bonifacius Gams]], [httphttps://wwwbooks.wbcgoogle.poznan.pl/dlibrait/doccontentbooks?id=65154jhgkuVKXHswC&diridshl=1it&pg=PA560 ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], [[Lipsia|Leipzig]]Graz, 19311957, pp.&nbsp;560–561
* {{la}} [[Konrad Eubel]], ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [https://web.archive.org/webdetails/20190709140633hierarchiacathol01eubeuoft/http:page/518/sul-derivatives.stanford.edumode/derivative?CSNID=00002716&mediaType=application%2Fpdf1up vol. 1], p.&nbsp;518; [https://webbooks.archivegoogle.orgit/web/20181004040657/http://sul-derivatives.stanford.edu/derivativebooks?CSNIDid=zo0sAQAAMAAJ&hl=00002717it&mediaTypepg=application%2FpdfPA263#v=onepage&q&f=false vol. 2], p.&nbsp;263; [https://web.archive.org/webdetails/20160304085415hierarchiacathol03eube/http:page/327/sul-derivatives.stanford.edumode/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application%2Fpdf1up vol. 3], pp.&nbsp;327–328; [https://web.archive.org/webdetails/20181004040718hierarchiacathol04eubeuoft/http:page/360/sul-derivatives.stanford.edumode/derivative1up?CSNID=00002719&mediaTypeview=application%2Fpdftheater vol. 4], p.&nbsp;360; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/406/mode/1up vol. 5], p.&nbsp;406; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/433/mode/1up vol. 6], p.&nbsp;433
*{{la}} [http://books.google.it/books?id=9Jd6UdDs2aoC&pg=PA245 Bolla ''Qui Christi Domini''], in ''Bullarii romani continuatio'', Tomo XI, Romae, 1845, pp.&nbsp;245–249
 
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==Collegamenti esterni==
*Dati riportati su [http://www.catholic-hierarchy.org www.catholic-hierarchy.org] alla pagina{{en}} [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dl522.html Scheda della diocesi] su Catholic Hierarchy
*{{en}} [http://www.gcatholic.org/dioceses/former/lava0.htm Scheda della diocesi] su Gcatholic
 
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