Guerra dello Utah: differenze tra le versioni
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|Tipo=Guerra
|Nome del conflitto = Guerra dello Utah
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La '''guerra dello Utah''' (in [[lingua inglese|inglese]] Utah War), nota anche come la '''spedizione dello Utah''' (Utah Expedition), la '''gaffe di Buchanan''' (Buchanan's Blunder) - dal nome della [[presidenza di James Buchanan]] -<ref name=Blunder>Richard D. Poll e Ralph W. Hansen. "'Buchanan's Blunder' The Utah War, 1857-1858", in ''Military Affairs'' 25, 3 (1961): 121-131</ref>, la '''guerra mormone''' (Mormon War)<ref>[[New York Times]]. 19 maggio 1858 [http://query.nytimes.com/mem/archive-free/pdf?
== Il contesto storico ==
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Già in passato i mormoni erano stati protagonisti di violenza, come durante la guerra del 1838 che portò [[Lilburn Boggs]], all'epoca il governatore del [[Missouri]], ad emanare nello stesso anno un apposito provvedimento: il ''[[Missouri Executive Order 44]]''. I membri della [[Mormonismo|Chiesa di Gesù Cristo e dei Santi degli Ultimi Giorni]], spesso chiamati "i pionieri mormoni", cominciarono a colonizzare il [[territorio dello Utah]] nell'estate del 1847. Infatti, dopo la morte del fondatore del movimento [[Joseph Smith]], la vita per i mormoni in Missouri e nell'Illinois era diventata difficile per una serie di scontri con le comunità vicine<ref>{{Cita libro|autore = Norman F. Furniss|titolo = Mormon Conflict: 1850 - 1859|anno = 2005|editore = Yale University Press|città = |ISBN = 978-0-300-11307-5|url = http://books.google.it/books?id=FtlxhQfecOgC&redir_esc=y}}</ref>. Brigham Young e gli altri nuovi capi della Chiesa si erano allora convinti che fosse necessario migrare verso una nuova "terra promessa", dove i diritti dei mormoni sarebbero stati assicurati e dove poter praticare in pace la loro religione; l'avevano individuata nel lontano Utah.
Anche se gli Stati Uniti avevano già ottenuto il controllo delle regioni colonizzate dell'[[Alta California]] e del [[Nuovo Messico]] nel 1847, all'inizio della [[Guerra
Nel 1849, i mormoni proposero che gran parte del territorio in cui si erano insediati entrasse a far parte degli Stati Uniti con il nome di "[[Stato di Deseret]]". La loro principale rivendicazione era quella di poter scegliere i propri governanti, con la preoccupazione che viceversa sarebbero stati "insensibili opportunisti nominati dall'alto<ref>La definizione originale sarebbe "''unsympathetic carpetbag appointees''", dove ''carpetbag'', che in origine vuol dire borsa da viaggio, significa anche "politico che si sposta per fare carriera".</ref>" inviati da Washington, come da regola<ref>{{Cita libro|autore = Peter Crawley|titolo = The Constitution of the State of Deseret|anno = 1989|editore = BYU Studies|città = }}</ref>. Erano convinti che la loro libertà religiosa sarebbe stata garantita solo da uno Stato retto dai capi della Chiesa. Il Congresso degli Stati Uniti istituì il Territorio dello Utah con il [[
=== Poligamia, sovranità popolare e schiavitù. ===
All'epoca, i capi della [[Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni|Chiesa]] sostenevano la poligamia. Il 20-25% dei mormoni, si stima, appartenevano a famiglie poligame e la pratica coinvolgeva circa un terzo delle donne che raggiungevano l'età
La sovranità popolare era la base teorica del [[Compromesso del 1850]] e del [[Kansas-Nebraska Act]] del 1854. Il concetto serviva a eliminare la dirompente questione della schiavitù nei Territori dal dibattito pubblico nazionale, per prevenire un conflitto armato tra Nord e Sud. Ma, durante la campagna elettorale, il Partito Repubblicano la dipinse come espediente per difendere la poligamia. Leader democratici come [[Stephen A. Douglas]], un tempo alleato dei mormoni, cominciarono ad attaccarli. I democratici credevano che l'atteggiamento della gente verso la poligamia avrebbe potuto mettere in crisi il compromesso sulla schiavitù.
== Lo svolgimento ==
Dal [[1857]] al [[1858]], l'amministrazione del [[presidente degli Stati Uniti d'America|presidente]] [[James Buchanan]] cercò di reprimere quella che avvertiva come una ribellione nel [[territorio dello Utah]] da parte dei coloni mormoni. Il presidente mandò là forze armate statunitensi, ciò fu conosciuto come la Spedizione dello Utah. I mormoni, timorosi che una grande forza militare statunitense fosse stata mandata per annientarli, bloccarono l'entrata dell'esercito nella [[Salt Lake Valley]]. Sebbene il confronto tra la milizia mormone, chiamata la [[Legione Nauvoo#In Utah|
Nonostante ciò, il confronto non fu incruento. Al massimo delle tensioni, l'11 settembre [[1857]], più di 120 coloni diretti in [[California]], dall'[[Arkansas]], dal [[Missouri]] e da altri stati, compresi uomini disarmati, donne e bambini, furono uccisi nel lontano Utah sudoccidentale da un gruppo di miliziani mormoni locali. Questi sostennero che i migranti erano stati uccisi da [[nativi americani]]. Questo evento sarà successivamente chiamato il [[massacro di Mountain Meadows]]. Questo incidente si potrebbe collegare alle paure dei mormoni con riferimento all'avvicinarsi dell'esercito federale. Alcuni storici conclusero che le uccisioni furono un'anomalia istigata da una guida locale isolata geograficamente e paranoica, che agiva senza che la gerarchia mormone a [[Salt Lake City]] ne fosse a conoscenza. Altri sostengono che c'era una cospirazione più ampia, di cui il direttivo era a conoscenza. Altri suggeriscono che i mormoni uccisero il gruppo per [[saccheggio|saccheggiarlo]].<ref>[[Will Bagley]] sostiene la tesi che il [[
Il [[massacro di Aiken]] avvenne il mese seguente. Nell'ottobre 1857, i mormoni fermarono sei californiani che viaggiavano per lo Utah e li accusarono di essere delle spie dell'esercito statunitense. Furono rilasciati, ma successivamente furono assassinati e derubati del loro bestiame e di {{Tutto attaccato|25.000 [[Dollaro statunitense|$]]}}.<ref>[https://www.archive.org/details/historyofutahhowe26bancrich%20Internet%20Archive%20versions Bancroft, Hubert Howe. ''History of Utah, 1540-1886''] (1889) Chapter XX. pp. 562-563</ref><ref>[http://www.utlm.org/newsletters/no77.htm "Brigham Young and Wild Bill Hickman"], ''Salt Lake City Messenger'', Newsletter #77, February 1991, Utah Lighthouse Ministry</ref>. anche altri incidenti violenti sono connessi alla guerra dello Utah, compreso un attacco indiano alla missione dei Santi degli ultimi giorni di ''[[Fort Lemhi]]'' nel [[Territorio dell'Oregon]] orientale. Uccisero due mormoni e ne ferirono molti altri. Lo storico [[Brigham Madsen]] annota {{
|[[Brigham Madsen]]<ref name="Dangerous Outpost">[http://www.mormonhistoricsitesfoundation.org/publications/studies_fall2001/Mhs2.2Hartley.pdf William G. Hartley, "Dangerous Outpost: Thomas Corless and the Fort Limhi/Salmon River Mission"], ''[[Mormon Historical Studies]]'',autunno 2001, pp 135-162.</ref>
|[T]he responsibility for the [Fort Limhi raid] lay mainly with the Bannock.
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David Bigler conclude che l'incursione fu probabilmente istigata dai membri della spedizione dello Utah che stavano cercando di riempire di nuovo le proprie riserve di bestiame che era stato rubato dai razziatori mormoni.<ref name="David L. Bigler 1858">David L. Bigler, ''Fort Limhi: The Mormon Adventure in Oregon Territory, 1855-1858''</ref><ref>Leonard Arrington, ''Brigham Young: American Moses'', 255</ref>. Considerando tutti gli incidenti, MacKinnon stima che approssimativamente 150 persone morirono come diretto risultato della guerra dell'Utah, che durò un anno, compresi i 120 migranti uccisi alle Mountain Meadows. Egli evidenzia che questo numero era vicino a quello delle persone uccise durante la contemporanea lotta, durata sette anni, nel ''[[Bleeding Kansas]]''."<ref>William P. MacKinnon, "Loose in the Stacks: A Half Century with the Utah War and Its Legacy", ''Dialogue: A Journal of Mormon Thought'', Vol. 40, No. 1, 43, 60.</ref>
Alla fine, i negoziati tra gli Stati Uniti e i Santi degli ultimi giorni
== Note ==
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