Bernardino Ubaldini
Bernardino Ubaldini della Carda, conte di Apecchio, (Apecchio, 1389 – Ferrara, settembre 1437), è stato un condottiero di ventura italiano.
Biografia
Figlio del capitano di ventura Ottaviano di Gerio Ubaldini (che conquistò Apecchio nel 1410, sottraendolo a Città di Castello), Bernardino era cittadino di Gubbio ed era conosciuto per il suo coraggio e soprannominato "il magnifico".
Il 25 agosto 1420, sposò Aura da Montefeltro, figlia naturale del conte di Urbino Guidantonio da Montefeltro[1].
Bernardino Ubaldini fu capitano di ventura e militò nelle compagnie dei Montefeltro[1]. Tra le vittorie cui fu presente si ricordano quelle ottenute a Sommo (o Cà del Secco) e a Maclodio nel 1427 in cui le truppe del Duca di Milano Filippo Maria Visconti furono sconfitte[2] e quella di San Romano, combattuta il 1º giugno 1432.
È ormai appurato che egli fosse il padre naturale di Federico da Montefeltro, II duca di Urbino, nato nel 1422 e poi fatto legittimare come figlio da Guidantonio da Montefeltro[3].
Dalla moglie Aura nacque invece, nel 1423, Ottaviano Ubaldini, anch'egli capitano di ventura e collaboratore di Federico, che, alla sua morte, lo lasciò tutore del figlio Guidobaldo e reggente del Ducato di Urbino[1].
Nel 1437, ebbe una grave malattia mentre si trovava a Stellata; morì nei primi giorni del mese di settembre a Ferrara, dove si era fatto portare[2].
Battaglia di San Romano (1432)
Bernardino partecipò alla celebre Battaglia di San Romano combattuta il 1º aprile 1432 tra senesi, dei quali era a capo, e fiorentini, che vinsero lo scontro. Il disarcionamento di Bernardino fu immortalato nel celebre omonimo dipinto di Paolo Uccello.
Note
- ^ a b c Palazzo Ubaldini su Appennino
- ^ a b Bernardino Ubaldini della Carda - Condottieri di ventura.
- ^ Treccani.it Federico da Montefeltro.
Collegamenti esterni
- Bernardino Ubaldini della Carda - Condottieri di ventura.