Empoli Football Club

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Empoli FC
Calcio
File:Empoli FC 1920.png
Azzurri
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
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Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Azzurro
SimboliCollegiata di Sant'Andrea
InnoLa tua squadra del cuore
Andrea Maestrelli
Dati societari
CittàEmpoli
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoSerie A
Fondazione1920
PresidenteBandiera dell'Italia Fabrizio Corsi
AllenatoreBandiera dell'Italia Aurelio Andreazzoli
StadioStadio Carlo Castellani
(16 800 posti)
Sito webwww.empolicalcio.it
Palmarès
Coppa Italia Lega Pro Coppa Ali della Vittoria
Titoli nazionali2 Campionati di Serie B
Trofei nazionali1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

L'Empoli Football Club, comunemente noto come Empoli, è una società calcistica italiana con sede nella città di Empoli. Milita in Serie A.

Fondato nel 1920, fa parte del ristretto gruppo di club non facenti capo a capoluogo di provincia (insieme a Lecco[1], Carpi, Cesena[2], Legnano, Pro Patria, Sassuolo e Casale) che abbiano partecipato a un campionato di calcio di massima divisione, nella quale milita anche nella stagione 2018-19[3].

Il soprannome della squadra è Azzurri, dovuto al colore della prima divisa del club. La squadra disputa i propri incontri interni allo stadio Carlo Castellani, che ha una capienza di 16 800 posti a sedere.

Al 2018-2019 incluso, l'Empoli ha partecipato a 83 campionati nazionali di cui 50 in campionati del terzo livello, 20 in Serie B e 14 in Serie A[4]. In ambito europeo il miglior risultato è la partecipazione alla Coppa UEFA 2007-08[5].

Storia

Dagli anni venti agli anni settanta

File:Carlo Castellani .jpg
Carlo Castellani, terzo miglior marcatore della storia dell'Empoli con 61 gol in 145 gare. A lui è dedicato lo stadio cittadino

Nel mese di agosto del 1920 nascono il Foot Ball Club Empoli e la sezione calcistica Unione Sportiva Empolese, le quali, dopo la disputa del torneo di San Miniato, si fondono dando luogo ad un'unica entità calcistica cittadina. Già a partire dalla stagione successiva, la neonata società, dopo aver ottenuto nel mese di settembre l'affiliazione alla FIGC ratificata dal Comitato Regionale Toscano, viene inserita nel girone A toscano della Promozione 1921-1922, ma vi rinuncia a partecipare per problemi economici, scegliendo di iscriversi al campionato di Terza Categoria, dove la squadra ottiene la seconda posizione del girone A.[3]

Nella stagione 1922-1923 l'Empoli conclude al secondo posto il girone A toscano della Terza Divisione, ottenendo l'ammissione al girone finale dopo aver vinto la spareggio a Firenze, disputato il 15 aprile 1923, con il Pontedera per 1-0. La stagione viene conclusa con il terzo posto nel girone finale.[3]

Le tre stagioni successive, dal 1923 al 1926, l'Empoli continua a disputare i campionati della Terza Divisione Toscana. Poi, nel campionato 1926-1927, il club empolese vince il girone A della divisione Toscana, e viene ammesso alle finali interregionali; nonostante il semplice quarto posto ottenuto nel girone G, i toscani vengono ammessi nella divisione Nord della Seconda Divisione 1927-1928, corrispondente al terzo livello nazionale dell'epoca, per ripescaggio decretato dal Direttorio Divisioni Inferiori Nord. Nella stagione successiva la squadra viene inserita quindi nel girone C della divisione Nord, che conclude in quarta posizione, ma per motivi economici rifiuta l'invito a partecipare al campionato successivo di Prima Divisione, e segue dunque il declassamento della Seconda Divisione da terza a quarta serie.[6] Tuttavia già la stagione successiva, in Seconda Divisione 1928-1929, conquista la promozione, laureandosi campione di Toscana, e ritorna nella divisione Nord della Prima Divisione.[3]

L'Empoli rimane in Prima Divisione, poi Serie C, fino alla stagione 1935-1936, quando la squadra viene ritirata a campionato in corso a causa del richiamo alle armi di molti dei suoi giocatori. L'Empoli riprende l'attività agonistica dalla stagione seguente ripartendo dalla Prima Divisione, con la denominazione di Dopolavoro Empolese, e con i colori sociali grigio ed azzurro[senza fonte]; la squadra vince il girone A toscano ottenendo nuovamente l'ammissione in Serie C. Fino alla sospensione dell'attività per cause belliche l'Empoli disputa la Serie C, ottenendo come massimo risultato il sesto posto nel 1938-1939. Nel frattempo, la società assume la denominazione Dopolavoro Interaziendale Italo Gambaccioni Sezione Calcio dal 1938 al 1941, fino a quando la cambia di nuovo in Associazione Calcio Empoli.[7] Sempre in questo periodo, esattamente il 15 settembre 1935, avviene l'esordio in Coppa Italia, con un successo casalingo di misura per 1-0 sul Pontedera.[8]

Una formazione dell'Empoli nella stagione 1979-1980

Dopo il conflitto mondiale l'Empoli si presenta con la denominazione societaria di Empoli Foot Ball Club, dopo essersi chiamata Gruppo Sportivo Azelio Landi per un breve periodo tra ottobre e novembre 1944, e viene ammesso in Serie B grazie al terzo posto conquistato nella stagione 1945-46 nel campionato di Serie C Centro-Sud. Nella serie cadetta l'Empoli milita per quattro stagioni consecutive, conquistando anche un terzo posto nella stagione 1946-47:[9] la retrocessione della società, che nel frattempo aveva adottato il solo colore azzurro[senza fonte], avviene infatti al termine del campionato 1949-1950. La permanenza in Serie C dura per sei stagioni: nell'estate 1955 la società azzurra vende gran parte dei giocatori[senza fonte], ed al termine della stagione 1955-1956 la formazione toscana retrocede in Serie D. Malgrado la retrocessione, l'Empoli trova in alcune ditte locali di abbigliamento gli sponsor: questo è uno dei primi casi, nella storia del calcio italiano, in cui una società si abbina ad un marchio commerciale[senza fonte]. Dopo tre stagioni in quarta serie,[10] nella stagione 1959-1960 gli azzurri rischiano la retrocessione nei tornei regionali: dopo essersi piazzato al quindicesimo posto a pari punti con Carrarese e Rieti, è necessaria la disputa di un girone a tre di spareggio per decretare la squadra che può disputare la Serie D 1960-1961, e la formazione azzurra riesce a salvarsi pareggiando prima con la Carrarese e poi superando i laziali, a Pesaro, con una rete di Vezzosi[senza fonte]. Nel 1960-61 l'Empoli torna nel terzo livello del campionato italiano, ma per una sola stagione, dato che al termine incorre in una nuova retrocessione.

Il nuovo ritorno azzurro in Serie C arriva il 9 giugno 1963 battendo il Tempio per 2-1 nello spareggio disputato a Genova. La permanenza nel terzo livello del campionato italiano, dal 1978-1979 chiamato Serie C1, questa volta dura per venti anni, fino alla stagione 1982-1983.[11][12]

Gli anni ottanta e novanta

Per la stagione 1982-1983, con alla guida tecnica Giampiero Vitali, la società empolese opera una campagna acquisti molto onerosa[senza fonte], allestendo un reparto difensivo che subirà appena 14 gol in tutto il campionato. L'Empoli riesce ad ottenere la Serie B dopo 33 stagioni dall'ultima presenza, grazie ad una promozione conquistata all'ultima giornata, il 5 giugno 1983, con la vittoria sulla già retrocessa Paganese per 4-1 che permette la vittoria del girone B della Serie C1 1982-1983. Alla quarta stagione consecutiva nella serie cadetta, la squadra azzurra conclude il campionato di Serie B 1985-1986 con la quarta posizione in classifica; tuttavia, grazie alla penalizzazione assegnata ad agosto al Vicenza in seguito al verdetto della CAF sullo scandalo del calcioscommesse, l'Empoli scala al terzo posto, conquistando dunque per la prima volta la promozione in Serie A.[13]

Il debutto in Serie A

L'Empoli della stagione 1986-1987, al suo debutto in Serie A

Dopo un necessario esilio iniziale agli impianti di Firenze e Pistoia, in cui tra l'altro gli azzurri sconfiggono l'Inter per 1-0 con uno storico gol di Marco Osio, l'esordiente Empoli, dopo le prime due giornate, vola addirittura in testa alla classifica a pari punti (4 punti) con la Juventus, la stessa che affronta proprio nel terzo turno di campionato in un'inedita sfida al vertice, in cui tuttavia ne escono vincitori i bianconeri per 0-1. Dopo una positiva prima parte di campionato conclusasi a metà classifica, la squadra rischia di perdersi nel finale di stagione: la salvezza arriva infatti solo all'ultima giornata, grazie al successo azzurro sul campo del Como per 1-0, che permette il sorpasso su Brescia ed Atalanta, sconfitte rispettivamente da Juventus e Fiorentina. L'Empoli però rimane in massima divisione solo per un'altra stagione, la quale, complice anche una penalizzazione di cinque punti in classifica, si conclude con la retrocessione.

Nella stagione seguente in Serie B, gli azzurri chiudono il campionato al quattordicesimo ex aequo col Brescia. Per stabilire dunque l'ultima squadra che retrocede, si rende necessario uno spareggio che viene disputato a Cesena: la gara si chiude sul risultato di 0-0 sia dopo i tempi regolamentari che dopo quelli supplementari, mentre ai tiri di rigore riesce a prevalere il Brescia. La squadra toscana si ritrova così in Serie C1 dopo solo due anni dalla partecipazione in Serie A.[13]

Luciano Spalletti, l'allenatore della promozione in massima serie ottenuta nella stagione 1996-1997

Seguono sette stagioni nella terza divisione del calcio italiano, terminate più volte tra le prime posizioni. Nell'estate del 1991 il trentenne Fabrizio Corsi diventa il presidente della società. Nella stagione 1993-1994 il club toscano rischia la retrocessione in Serie C2: la salvezza viene conquistata ai play-out con alla guida Luciano Spalletti, subentrato a sei giornate dal termine ad Ettore Donati, pareggiando 0-0 ad Alessandria il 12 giugno 1994, dopo aver vinto in casa la gara di andata per 1-0. Dopo la stagione 1994-1995 conclusa all'undicesimo posto, il tecnico Luciano Spalletti viene richiamato ad allenare l'Empoli, ottenendo subito la promozione in Serie B dopo aver disputato e vinto i play-off con il Como. Nello stesso anno gli azzurri conquistano anche la prima Coppa Italia Serie C, superando il Monza con un duplice successo per 1-0 nella finale a gara doppia.[14]

Nel campionato di Serie B 1996-1997 l'Empoli parte subito in maniera positiva e, grazie ad un girone di ritorno ancora migliore con 13 risultati utili consecutivi, giunge al secondo posto in campionato. Con la vittoria all'ultima giornata per 1-0 in casa della già retrocessa Cremonese, l'Empoli conquista la promozione in Serie A per la seconda volta in nove anni: il 15 giugno 1997 gli azzurri portano a termine dunque una doppia promozione consecutiva.[14]

Una formazione dell'Empoli nella stagione 1997-1998, di ritorno in Serie A dopo un decennio

Il torneo di Serie A 1997-1998 è positivo per l'Empoli, che si salva con una giornata d'anticipo concludendo al dodicesimo posto in classifica. Tra i protagonisti azzurri vi è Carmine Esposito che totalizza 14 reti, mentre tra le gare più rappresentative ci sono le vittorie interne su Sampdoria, Lazio e Parma ed il successo esterno a Firenze per 2-1. Nella stagione successiva l'Empoli non riesce a ripetere i risultati del campionato precedente e retrocede matematicamente con quattro turni di anticipo, chiudendo all'ultimo posto con 20 punti, considerando anche i due punti di penalizzazione assegnati dal giudice sportivo per un caso di corruzione "indiretta",[15] a tredici lunghezze dalla penultima. Durante il campionato la società toscana opera il cambio di tre allenatori per far fronte al ripetersi dei risultati negativi.[14]

Gli anni duemila

Dopo tre campionati in B, con l'ottavo e il quinto posto nel 1999-2000 e nel 2000-2001 rispettivamente, nel campionato 2001-2002 il club azzurro venne promosso in Serie A per la terza volta nella sua storia, giungendo quarto in classifica dietro a Como, Modena e Reggina. Le quattro squadre staccarono nettamente le altre squadre fin dalle prime giornate e si alternarono in testa alla classifica. Nell'ultima gara casalinga di stagione, oltre a festeggiare la promozione in A, Francesco Tavano realizza la sua prima rete in maglia empolese contro il Cosenza di De Rosa. Nello stesso anno l'attaccante Massimo Maccarone diventò il primo giocatore nella storia dell'Empoli ad esordire nella nazionale maggiore, in un Inghilterra-Italia 1-2 del 27 marzo 2002.

Nel campionato 2002-2003, con Silvio Baldini come allenatore, il club empolese riuscì a raggiungere la salvezza. Durante le prime giornate del torneo stabilì il record di vittorie esterne consecutive per una neopromossa in Serie A, vincendo le prime 4 trasferte (Como-Empoli 0-2, Perugia-Empoli 1-3, Piacenza-Empoli 1-2 e, infine, Brescia-Empoli 0-2). Nello stesso anno un altro suo giocatore, l'attaccante Antonio Di Natale, riuscì ad esordire nella Nazionale italiana, il 20 novembre 2002 nell'amichevole Italia-Turchia 1-1. Nell'anno successivo l'Empoli retrocesse in Serie B. Nel 2004-2005 venne però ripromosso in Serie A per la quarta volta, classificandosi secondo nel campionato di B e risultando primo dopo i processi legali per l'illecito sportivo del Genoa, retrocesso poi dalla A alla C1.

Massimo Maccarone, secondo miglior marcatore della storia azzurra con 102 gol in 280 gare, e primo calciatore empolese convocato in Nazionale maggiore

Nella stagione 2005-2006, dopo alcuni risultati negativi che condussero all'esonero di Mario Somma e all'ingaggio di Luigi Cagni, l'Empoli raggiunse la salvezza con diversi turni d'anticipo. In questo campionato l'attaccante Francesco Tavano segnò 19 reti (le stesse dell'anno precedente in Serie B), superando il record in singola stagione di Esposito (14 centri nel 1997-1998), mentre le sue 23 marcature complessive ne fanno il goleador principe della storia azzurra in A (Di Natale si era fermato a 18); All'indomani della sentenza di primo grado della CAF, legata allo scandalo del calcio italiano, l'Empoli avrebbe dovuto partecipare come terza squadra italiana alla Coppa UEFA 2006-2007, ma, non avendo mai chiesto la licenza UEFA per le Coppe europee, ed avendo inutilmente chiesto la procedura d'urgenza per ottenerla, non ne prese parte. Una successiva sentenza di secondo grado tolse parte dei punti di penalizzazione al Milan, il quale riscavalcò i toscani in classifica generale, estromettendoli senza più dubbio dal piazzamento per la UEFA.

La partecipazione alla Coppa UEFA

Nel campionato di Serie A 2006-2007 l'Empoli ha chiuso al settimo posto, realizzando 54 punti (record assoluto per la società toscana) e conquistando per la prima volta nella sua storia il diritto a partecipare alla Coppa UEFA. Sempre nella stagione 2006-2007 l'Empoli è riuscito a raggiungere i quarti di finale della Coppa Italia (altro traguardo storico per la società). La prima esperienza europea per la squadra toscana dura solo 2 partite. Luigi Cagni fa scendere in campo squadre rimaneggiate, con l'intento di mantenere i titolari riposati per il campionato. Nel 1º turno di Coppa UEFA l'Empoli affronta gli svizzeri dello Zurigo. Nell'andata al Castellani l'Empoli riesce a prevalere per 2-1, mentre nella partita di ritorno in Svizzera esce sconfitto dallo stadio Letzigrund con il punteggio di 3-0. A seguito di un negativo inizio in campionato il presidente Fabrizio Corsi esonera l'allenatore Luigi Cagni e lo rimpiazza a fine novembre con Alberto Malesani. Cagni torna sulla panchina dell'Empoli il 31 marzo 2008, ma non riesce a risollevare le sorti della squadra. Nell'ultima giornata il pareggio del Catania contro la Roma per 1-1 rende inutile la vittoria sul Livorno. L'Empoli si classifica 18º in classifica e retrocede in Serie B.

Per la stagione di Serie B 2008-2009, dopo aver trascorso tre anni consecutivi nella massima serie, il presidente Corsi decide ingaggiare Silvio Baldini alla guida della squadra, con l'obiettivo di tornare subito in Serie A. L'inizio di campionato è discreto e la squadra rimane imbattutta fino alla nona giornata, ma da quel momento vi è un periodo di calo e la squadra subisce molte sconfitte tra cui l'inaspettato 0 a 3 interno nel derby col Pisa. Il presidente decide di dare fiducia a Baldini e la squadra riesce definitivamente a portarsi in zona play-off alla 33ª giornata grazie al successo per 2 a 1 in casa dell'Ancona con reti di Pozzi e Corvia. Da lì in poi rimane imbattuta fino alla fine del campionato, conquistando altre quattro vittorie e cinque pareggi. Si classifica 5º e nella doppia semifinale play-off incontra il Brescia per continuare a lottare per il ritorno nella massima serie. La gara di andata giocata al Castellani di Empoli finisce 1-1, con i padroni di casa in vantaggio con un gol di Lodi, poi raggiunti dal gol del pareggio di Baronio. Nella semifinale di ritorno, i toscani vengono sconfitti 3-0 (Zoboli, Vass e Rispoli) e devono così rinunciare ai sogni di gloria per il ritorno in Serie A.

Il 16 giugno 2009 viene chiamato sulla panchina dell'Empoli F.C. Salvatore Campilongo (ex allenatore dell'Avellino) che guiderà la squadra nel successivo campionato di Serie B. Nel campionato di Serie B 2009-2010 parte bene con una vittoria per 2-0 sul Piacenza, e con l'obiettivo dichiarato dei play-off promozione. Ma durante tutto il campionato mantiene un rendimento altalenante viaggiando a metà classifica per gran parte del torneo. Il 23 aprile 2010 espugna il difficile campo del Cesena candidato alla Serie A, vincendo 3-2 in rimonta e tornando così a sperare nella promozione. Ma vi seguiranno quattro sconfitte consecutive e un pareggio che faranno scivolare la squadra dal settimo al decimo posto, in cui terminerà la stagione. Nota positiva in questa stagione le 27 reti di Eder e il titolo di capocannoniere.

Gli anni duemiladieci

iIl 6 giugno 2010 il presidente Corsi affida la squadra ad Alfredo Aglietti proveniente dalla primavera della Sampdoria, che guiderà gli azzurri nella stagione 2010-2011. Gli azzurri, come nella stagione precedente, restano a ridosso della zona play-off, ma falliscono di nuovo l'obiettivo finendo noni. Confermato per la stagione 2011-2012, Aglietti viene esonerato il 2 ottobre 2011 dopo il 2-4 interno contro il Padova, quinta sconfitta nelle prime sette giornate. Al suo posto viene ingaggiato Giuseppe Pillon, tuttavia anch'egli è sollevato dall'incarico dopo nove partite con il misero bottino di 9 punti conquistati; a sostituirlo viene chiamato il 20 novembre Guido Carboni. Il 12 febbraio 2012 avviene un altro avvicendamento in panchina: Carboni è esonerato e sostituito dal rientrante Aglietti. Sotto la guida dell'allenatore aretino la squadra si classifica al diciottesimo posto ed è costretta a disputare i play-out contro il Vicenza diciannovesimo per evitare la retrocessione in Lega Pro Prima Divisione. Allo Stadio Menti finisce a reti bianche, così nella gara di ritorno al Castellani ai toscani basta un altro pareggio per salvarsi, grazie alla migliore posizione di classifica. Dopo aver subito due gol nel secondo tempo, la squadra di Aglietti riesce a pareggiare e al 94º minuto di gioco segna anche il gol della vittoria, guadagnando così la salvezza. Eroe della serata è stato il portiere Renato Dossena che ha parato un rigore decisivo al vicentino Michele Paolucci a pochi minuti dalla fine sul risultato di 2-2. Paolucci era stato l'autore di entrambi i gol del Vicenza che fino a quel momento condannavano l'Empoli alla Lega Pro.

Per la stagione 2012-2013 la squadra è stata affidata al tecnico Maurizio Sarri. Dopo un inizio di campionato a rilento, con gli azzurri relegati in zona retrocessione, la squadra ottiene una lunga serie di risultati positivi, proponendosi come validi candidati alla disputa dei play-off. In questa stagione emergono elementi come Francesco Tavano e Massimo Maccarone, ma anche i più giovani Riccardo Saponara e Elseid Hysaj. Alla fine della stagione si qualifica ai play-off in cui perde la finale con il Livorno (1-1 in casa e 0-1 a Livorno), dopo avere superato il Novara (1-1, 4-1) in semifinale.

Nella stagione successiva l'Empoli ottiene il secondo posto in classifica, dietro il Palermo stravincitore del campionato, e la promozione diretta in Serie A, tornando nella massima serie dopo 6 stagioni dall'ultima apparizione. La gara decisiva è stata l'ultima di campionato disputata il 30 maggio in cui gli azzurri hanno vinto sul Pescara per 2-0.

Nella stagione 2014-2015 l'Empoli, guidato sempre da Maurizio Sarri, ottiene la salvezza grazie ad un gioco divertente e spumeggiante che valorizzerà giocatori come Daniele Rugani, Lorenzo Tonelli e Mirko Valdifiori. A fine stagione il trainer napoletano passa al Napoli e nell'anno 2015-2016 l'Empoli, sotto la guida di Marco Giampaolo (allenatore subentrato a Sarri), ottiene la permanenza matematica con 3 giornate di anticipo e raggiungerà un buon 10º posto in classifica, tornando anche a vincere, il 10 aprile 2016, il derby dell'Arno contro i rivali della Fiorentina con le reti di Pucciarelli e Zieliński, 19 anni dopo l'ultima vittoria, e 30 anni dopo l'ultimo successo al Castellani contro i viola.

Per l'annata 2016-2017, in seguito all'addio di Giampaolo, viene scelto il vice ed ex bandiera Giovanni Martusciello. Con lui gli empolesi sembrano essere virtualmente di nuovo in zona salvezza, tuttavia, complice una clamorosa rimonta del Crotone, retrocedono in Serie B all'ultima giornata, dopo aver perso il match contro il Palermo già retrocesso, retrocedendo dunque assieme ai palermitani (con quest'ultimi rispettivamente dopo tre anni a testa in massima serie) e al Pescara.

Alla fine, nell'estate seguente è esonerato Martusciello e la guida tecnica è affidata a Vincenzo Vivarini. La squadra, lo staff tecnico e societario vengono pesantemente rinnovati e la compagine che si presenta al via del nuovo campionato di B è quasi del tutto nuova rispetto all'anno precedente. Nel mercato estivo l'Empoli conclude degli acquisti molto importanti per la categoria, tra cui quello dell'attaccante Francesco Caputo dall'Entella, tra i bomber più forti della categoria. La società dichiara apertamente di voler tornare subito in Serie A. Nonostante un buon avvio di stagione, che vede l'Empoli nelle prime posizioni della classifica, dopo 19 giornate l'allenatore Vivarini è sollevato dall'incarico. La dirigenza, che vede nella squadra maggiore potenziale di quello realmente espresso, si affida ad Aurelio Andreazzoli uomo da sempre molto legato a Luciano Spalletti, con cui ha lavorato fianco a fianco a Udine e Roma. Con il nuovo tecnico la squadra scala rapidamente la classifica, giungendo alla posizione di vertice e risultando, giornata dopo giornata, la più seria pretendente alla vittoria del campionato. Il 28 aprile 2018, dopo la partita Empoli-Novara, la squadra toscana ottiene il primo posto in Serie B, tornando così in Serie A dopo una stagione.

La stagione 2018-2019 si apre con la vittoria casalinga contro il Cagliari, cui però fanno seguito dieci partite senza vittoria (sette sconfitte e tre pareggi). Il 5 novembre 2018 Andreazzoli è esonerato. Al suo posto viene ingaggiato Giuseppe Iachini.

Cronistoria

Cronistoria dell'Empoli Football Club
  • 1920 - Fondazione del Football Club Empoli e della sezione calcio dell'Unione Sportiva Empolese che successivamente confluisce nel sodalizio.
  • 1921-22 - Partecipa al girone A della Promozione Toscana, ma successivamente rinuncia per problemi economici, scegliendo di iscriversi in Terza Categoria. 2º nel girone A della Toscana.
  • 1922-23 - 2º nel girone A della Terza Divisione Toscana. 3º nel girone finale dopo aver vinto lo spareggio col Pontedera.
  • 1923-24 - 3º nel girone A della Terza Divisione Toscana.
  • 1924-25 - 5º nel girone A della Terza Divisione Toscana.
  • 1925-26 - 2º nel girone B della Terza Divisione Toscana.
  • 1926-27 - 1º nel girone A della Terza Divisione Toscana. 4º nel girone G delle finali del Nord. Ammesso in Seconda Divisione a completamento degli organici.
  • 1927-28 - 4º nel girone C della Seconda Divisione Nord. A fine stagione, rifiuta di iscriversi in Prima Divisione e viene conseguentemente declassato nel proprio torneo.
  • 1928-29 - 1º nel girone G della Seconda Divisione Nord. Promosso in Prima Divisione.
  • 1929-30 - 10º nel girone A della Prima Divisione.
  • 1930-31 - 12º nel girone B della Prima Divisione. Nel mese di settembre 1931, la società assume la denominazione di Associazione Sportiva Fascista Empoli.
  • 1931-32 - 4º nel girone D della Prima Divisione.
  • 1932-33 - 8º nel girone F della Prima Divisione.
  • 1933-34 - 12º nel girone F della Prima Divisione.
  • 1934-35 - 4º nel girone F della Prima Divisione. Ammesso nella nuova Serie C.
  • 1935-36 - La squadra si ritira alla nona giornata del girone C della Serie C, venendo esclusa dalla classifica e radiata dai ruoli federali. Successivamente, vengono riconosciuti motivi dovuti a cause di forza maggiore alla società, perciò le viene assegnato l'ultimo posto in classifica, con conseguente retrocessione nella Prima Divisione del Direttorio VIII Zona (Toscana). Nel mese di settembre 1936, il club assume la denominazione di Dopolavoro Empolese.
Secondo turno eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1936-37 - 1º nel girone A della Prima Divisione Toscana. Promosso in Serie C.
  • 1937-38 - 9º nel girone D della Serie C. Nel mese di agosto 1938, il sodalizio assume la denominazione di Dopolavoro Interaziendale Italo Gambacciani Sezione Calcio.
Secondo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Turno di qualificazione di Coppa Italia.
  • 1940-41 - 13º nel girone E della Serie C. Nel mese di settembre 1941, il club assume la denominazione di Associazione Calcio Empoli.
Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.

2º nel girone I della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
2º nel girone 14 della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
2º nel girone 16 della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
2º nel girone 17 della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
3º nel girone 15 della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
3º nel girone 4 della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
2º nel girone 15 della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
2º nel girone M della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
6º nel girone 4 della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
  • 1985-86 - 4º in Serie B. Promosso in Serie A su delibera della C.A.F. in sostituzione del Vicenza condannato per illecito sportivo.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.
5º nel girone 5 della fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia.
Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Terzo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 1995-96 - 3º nel girone A della Serie C1. Promosso in Serie B dopo aver vinto i play-off.
Vince la Coppa Italia di Serie C (1º titolo).
Secondo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
2º nel girone 3 della fase a gironi di Coppa Italia.
2º nel girone 2 della fase a gironi di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
4º nel girone 1 della fase a gironi di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa UEFA.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Quarto turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Quarto turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Quarto turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.

Colori e simboli

Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Divisa nel periodo 1940-43

Colori

Il colore dell'Empoli è l'azzurro, la divisa primaria è costituita da maglia, pantaloncini e calzettoni azzurri con decorazioni bianche.[16]

Durante il periodo 1920-21 l'Empoli indossa per l'unica volta nella sua storia una divisa casalinga formata da maglia e calzettoni rossi e pantaloncini neri, mentre durante il periodo fascista, il nero è presente nella divisa empolese, prima nei calzettoni e nei calzoncini, in seguito anche nella maglia, caratterizzata questa da una fascia orizzontale centrale azzurra; nel 1947 la divisa è invece costituita da maglia e calzoncini gialli e calzettoni neri.[17]

In seguito alla seconda guerra mondiale la divisa primaria dell'Empoli varia un completo prettamente azzurro con decorazioni bianche a uno con le colorazioni invertite, assestandosi infine alla prima tipologia di colorazione.[17]

Simboli ufficiali

Stemma

Lo stemma originale dell'Empoli è costituito da due cerchi concentrici (quello più grande e esterno è azzurro, con la scritta "Empoli F.B. Club" e un rombo in basso bianchi, quello più piccolo e interno bianco), all'interno dei quali è presente uno scudo azzurro con le scritte E, F e C in bianco sovrapposte.[17] Segue uno stemma pentagonale bianco con un sottile contorno azzurro, all'interno del quale è presente la scritta PNF (in riferimento al Partito Nazionale Fascista) e un fascio littorio.[17] Successivamente, viene utilizzato uno stemma costituito da uno scudo francese antico azzurro, in alto la scritta "Empoli F.C." in bianco e sotto una riproduzione stilizzata della pieve di Sant'Andrea sempre color bianco; nel corso degli anni si hanno variazioni di quello stemma, invertendo per esempio in bianco con l'azzurro o sostituendo il bianco con il giallo.[17]

Dal 1983-84 per tutti gli anni 1980 si ha una parentesi con uno stemma costituito da uno scudo spagnolo bianco, con all'interno una fascia azzurra a sinistra con all'interno un cerchio bianco contenente l'anno di fondazione, un asino alato nero al centro, oltre che la scritta in azzurro "Empoli FC" (lo stemma verrà sostituito negli anni 1990, anni 2000 e nei primi anni 2010 da quello precedente).[17]

L'attuale stemma, in uso dal 2013-14, è un restyling di quello originale, del quale rimane solamente lo scudo azzurro e le lettere E, F e C in bianco, inoltre è presente in alto la scritta in bianco "Empoli F.C." e l'anno di fondazione.[16]

Inno

L'inno ufficiale dell'Empoli è Empoli (Azzurro che si muove), composto nel 1987 e cantato da Roberto Talarico, con Marioni e Vinciguerra, il quale viene rivisitato nel 2012 e denominato Azzurro che si muove 2012.[18]

Strutture

Stadio

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Carlo Castellani.
La Maratona del Castellani

L'Empoli disputa i propri incontri casalinghi allo stadio Carlo Castellani, il quale viene costruito nel 1936 e denominato inizialmente "stadio Comunale di Empoli".[19] Nel secondo dopoguerra viene rinominato in "stadio Carlo Castellani" in onore a Carlo Castellani, giocatore nato nella vicina Montelupo Fiorentino, morto prematuramente dopo la deportazione nel campo di concentramento di Mauthausen.[19] Gli azzurri giocano nello stadio fino al 1965, in seguito viene costruito un nuovo impianto con la medesima denominazione;[19] la struttura del nuovo stadio è costituita da una tribuna coperta con 4 000 posti disponibili, dalla promozione in Serie A del 1986 c'è l'aggiunta delle curve Nord (ampliata nel 1997 insieme al Parterre) e Sud.[19] Sono presenti due campi dal calcio, nella sottotribuna sono presenti spogliatoi e palestre.[19]

Centro di allenamento

Gli allenamenti della prima squadra empolese e del suo settore giovanile, si svolgono presso il "Centro Sportivo Monteboro": l'impianto è situato fra le colline empolesi, la struttura si sviluppa entro un ampio perimetro.[20] I locali che ospitano gli uffici e gli spogliatoi sono ricavati dalla ristrutturazione di vecchi edifici tipici della campagna toscana.[20] Il centro è caratterizzato dalla presenza di una serie di terreni di gioco in erba sintetica di ultima generazione, e ospita anche bar e palestre.[20] Qui hanno sede inoltre l'Empoli e una foresteria destinata ad ospitare i ragazzi non provenienti dal comprensorio empolese.[20]

Società

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Dirigenti dell'Empoli F.C..

Organigramma societario

Aggiornato al 4 dicembre 2017.[21]

Staff dell'area amministrativa
  • Bandiera dell'Italia Fabrizio Corsi - Presidente
  • Bandiera dell'Italia Francesco Ghelfi - Amministratore delegato
  • Bandiera dell'Italia Rebecca Corsi - Consigliere
  • Bandiera dell'Italia Cristiano Baldini - Collegio sindacale
  • Bandiera dell'Italia Pier Giovanni Baldini - Collegio sindacale
  • Bandiera dell'Italia Aldo Lolli - Collegio sindacale
  • Bandiera dell'Italia Andrea Butti - Direttore generale
  • Bandiera dell'Italia Pietro Accardi - Direttore sportivo
  • Bandiera dell'Italia Stefano Calistri - Segretario generale
  • Bandiera dell'Italia Graziano Billocci - Segreterio sportivo
  • Bandiera dell'Italia Luca Cecconi - Responsabile settore giovanile
  • Bandiera dell'Italia Andrea Innocenti - Direttore sportivo settore giovanile
  • Bandiera dell'Italia Andrea Innocenti - Supervisore area scouting
  • Bandiera dell'Italia Debora Catastini - Segretario settore giovanile
  • Bandiera dell'Italia Luca Casamonti - Ufficio comunicazione
  • Bandiera dell'Italia Marco Patrinostro - Ufficio comunicazione
  • Bandiera dell'Italia Rebecca Corsi - Responsabile ufficio marketing
  • Bandiera dell'Italia Gianmarco Lupi - Responsabile ufficio marketing
  • Bandiera dell'Italia Francesco Assirelli - Responsabile biglietteria
  • Bandiera dell'Italia Giuseppe Spazzoni - Delegato alla sicurezza

Di seguito la cronologia di fornitori tecnici e sponsor dell'Empoli.[17]

Cronologia degli sponsor tecnici
Cronologia degli sponsor ufficiali
  • 1920-1982 Non presente
  • 1982-1983 Roger Kelly Pneumatici
  • 1983-2004 Sammontana
  • 2004-2005 Computer Gross
  • 2005-2007 Frutta/Computer Gross
  • 2007-2009 Navigare/Computer Gross
  • 2009-2010 Limonta Sport, Computer Gross
  • 2010-2015 NGM Mobile, Computer Gross
  • 2015-2017 Gensan, Computer Gross, Giletti Filati
  • 2017-oggi Computer Gross, Sammontana (casa), Massimo Logli (trasferta), Giletti Filati (retro), Tenute Piccini (manica)

Impegno nel sociale

L'Empoli è attivo nel campo sociale e umanitario. Nell'agosto 2014 insieme ad altri enti, partecipa all'Ice Bucket Challenge, aiutando la raccolta fondi per la ricerca contro la sclerosi laterale amiotrofica.[22] Nello stesso anno, gli azzurri partecipano all'iniziatva "Un Gol per la Ricerca" sostenuta dall'AIRC, incentivando le donazione per la ricerca sul cancro.[23]

Settore giovanile

File:Alessandro Birindelli - Empoli FC 1996-97.jpg
Alessandro Birindelli, cresciuto nel vivaio empolese.

Il settore giovanile dell'Empoli è formato da quattro squadre maschili partecipanti ai campionati nazionali (Primavera, Allievi Nazionali 1998 e 1999 e Giovanissimi Nazionali 2000), due partecipanti a livello regionale (Giovanissimi 2001 e Giovanissimi B Regionali 2002) e due a livello provinciale (Giovanissimi Provinciali 2003 e Esordienti B Provinciali 2004), oltre a una rappresentativa di Pulcini 2005.[24] Tra i tornei vinti vi è la Scirea Cup nel 2007 e un Torneo di Viareggio nel 2000 in finale con la Fiorentina. Nel 2014 il settore giovanile dell'Empoli è inserito tra i migliori 40 settori giovanili del mondo.

Empoli Ladies

Lo stesso argomento in dettaglio: Società Sportiva Dilettantistica Empoli Ladies FBC.

Nell'estate 2016 la società decide di istituire una sua sezione femminile rilevando matricola e titolo sportivo del Castelfranco, lasciando la precedente dirigenza, il presidente Valerio Bachi con Alessandro Pistolesi come suo vice ed allenatore, per iscrivere in sua vece la squadra, denominata Empoli Ladies FBC, alla stagione entrante del campionato di Serie B. Iscritta nel girone A, al suo primo campionato riesce a conquistare la prima posizione in classifica superando la Novese con cui ha condiviso la parte alta del girone per tutta la durata del torneo.

L'Empoli FC nella cultura di massa

L'Empoli, nonostante non sia una delle storiche "provinciali" della penisola, è presente in alcune opere della cultura italiana. In ambito cinematografico il club azzurro è citato nel film Sharm el Sheikh - Un'estate indimenticabile (2010) di Ugo Fabrizio Giordani, nel quale Giorgio Panariello interpreta il ruolo di presidente dell'Empoli.[25]

Allenatori e presidenti

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dell'Empoli F.C..

Di seguito l'elenco di allenatori e presidenti dell'Empoli dall'anno di fondazione a oggi.

  • 1920 Bandiera dell'Italia Dino Brogi
  • 1920-1921 Bandiera dell'Italia Dino Mazzoni
  • 1921-1923 Bandiera dell'Italia Parigi Innocenti
  • 1923-1924 Bandiera dell'Italia Giuseppe Ricci Bardsky
    Bandiera dell'Italia Parigi Innocenti
    Bandiera dell'Italia Gino Montepagani
  • 1924-1925 Bandiera dell'Italia Parigi Innocenti
  • 1925-1926 Bandiera dell'Italia Tullio Mazzantini
  • 1926-1927 Bandiera dell'Italia Tullio Mazzantini
    Bandiera dell'Italia Antonio Del Vivo
  • 1927-1929 Bandiera dell'Italia Vitruvio Cinelli
  • 1929-1930 Bandiera dell'Italia Vitruvio Cinelli
    Bandiera dell'Italia Anchise Noccioli
  • 1930-1931 Bandiera dell'Italia Dino Salvadori
  • 1931-1933 Bandiera dell'Italia Vieri Valtancoli
  • 1933-1936 Bandiera dell'Italia Onorio Onori
  • 1936-1938 Bandiera dell'Italia Antonio Del Vivo
  • 1938-1939 Bandiera dell'Italia Fernando Codeluppi
  • 1939-1940 Bandiera dell'Italia Martino Masoni[30]
  • 1940-1941 Bandiera dell'Italia Ugo Pagnani
  • 1941-1943 Bandiera dell'Italia Gino Cavallini
  • 1944-1945 Bandiera dell'Italia Lido Violanti
  • 1945-1946 Bandiera dell'Italia Primo Castellani
  • 1946-1948 Bandiera dell'Italia Carlo Rigatti
  • 1948-1949 Bandiera dell'Italia Carlo Rigatti
    Bandiera dell'Italia Carlo Del Vivo
    Bandiera dell'Italia Carlo Palagini
  • 1949-1955 Bandiera dell'Italia Carlo Rigatti
  • 1955-1956 Comitato di Reggenza
    Bandiera dell'Italia Ugo Campori
  • 1956-1957 Bandiera dell'Italia Ugo Campori
  • 1957-1958 Bandiera dell'Italia Orfeo Fiorini[30]
    Bandiera dell'Italia Ugo Campori
  • 1958-1960 Bandiera dell'Italia Ugo Campori
  • 1960-1961 Bandiera dell'Italia Remo Masoni[30]
    Bandiera dell'Italia Dino Mugnaini
  • 1961-1967 Bandiera dell'Italia Dino Mugnaini
  • 1967-1979 Bandiera dell'Italia Renzo Bagnoli
  • 1979-1982 Bandiera dell'Italia Ardelio Santini
  • 1982-1984 Bandiera dell'Italia Salvadore Comunale
  • 1984-1986 Bandiera dell'Italia Giovanni Pinzani
  • 1986-1987 Bandiera dell'Italia Brizio Grazzini
  • 1987-1988 Bandiera dell'Italia Brizio Grazzini
    Bandiera dell'Italia Silvano Bini
  • 1988-1989 Bandiera dell'Italia Silvano Bini
  • 1989-1991 Bandiera dell'Italia Pietro Allegri
  • 1991-oggi Bandiera dell'Italia Fabrizio Corsi

Calciatori

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dell'Empoli F.C..

L'Empoli FC e le nazionali di calcio

Il giocatore dell'Empoli con il maggior numero di presenze è Antonio Di Natale con 4 presenze e anche un gol all'attivo con l'Italia;[31] segue Massimo Maccarone con 2 presenze.[32] Nella stagione 2014-2015 il C.T. Antonio Conte ha inoltre convocato in nazionale maggiore Daniele Rugani (senza tuttavia farlo esordire) e Mirko Valdifiori, schierato titolare all'esordio in Italia-Inghilterra del 31 marzo 2015 terminata per 1 a 1.

In più c'è da dire che nell'Empoli hanno debuttato molti giocatori, e alcuni al mondo d'oggi sono molto forti, oppure si sono ritirati e sono diventati leggende.

Degli esempi di questi giocatori possono essere: Antonio Di Natale, Claudio Marchisio, Ignazio Abate, Sebastian Giovinco, Eder ed altri.

Palmarès

Competizioni nazionali

2004-05, 2017-18
1995-96

Competizioni interregionali

1982-83
1960-61, 1962-63

Competizioni giovanili

1998-99
1991-92
2000
1994, 1998, 1999, 2004, 2008[33]
1994, 1998, 2001, 2014
2007
2011

Altri piazzamenti

Secondo posto: 1996-1997, 2013-2014
Terzo posto: 1946-1947 (girone B)
Secondo posto: 1951-1952 (girone C)
Terzo posto: 1989-1990 (girone A), 1992-1993 (girone A), 1995-1996 (girone A)

Statistiche e record

Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record dell'Empoli Football Club.

Partecipazione ai campionati

Di seguito una tabella raffigurante la partecipazione dell'Empoli ai campionati di calcio.[4]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie A 13 1986-1987 2018-2019 13
Serie B 20 1946-1947 2017-2018 20
Seconda Divisione 2 1927-1928 1928-1929 50
Prima Divisione 7 1929-1930 1945-1946
Serie C 29 1935-1936 1977-1978
Serie C1 12 1978-1979 1995-1996
Terza Divisione 1 1926-1927 8
Prima Divisione 1 1936-1937
IV Serie 3 1956-1957 1958-1959
Serie D 3 1959-1960 1962-1963

Statistiche di squadra

L'Empoli esordisce nel girone A del campionato di Promozione toscana nel 1921. La stagione 2016-2017 è la sua 89ª stagione sportiva nazionale.[3] Nel 1927 entra per la prima volta nel calcio nazionale italiano, disputando le finali interregionali della Terza Divisione che lo proiettarono in Seconda Divisione, l'allora terzo livello, nell'allora Direttorio Divisioni Inferiori Nord, l'antenato dell'odierna Lega Pro.[3] Dopo l'istituzione del girone unico nel 1929, l'Empoli gioca 10 edizioni della Serie A, 19 della Serie B, 42 di Serie C e C1, 6 di Prima Divisione e 7 di IV Serie, Serie D e Prima Divisione.[4]

Nel corso dei 10 campionati di A, l'Empoli ottiene il suo miglior piazzamento, ovvero il settimo posto, nel 2006-2007,[5] mentre il peggior piazzamento sul campo in massima serie è il 18º posto dei campionati 1998-99[34] e 2007-2008.[5] L'Empoli è la trentaseiesima squadra con la miglior tradizione sportiva in Italia e la quarantesima che ha totalizzato il maggior numero di punti nella storia del campionato di Serie A.[35] Per quanto riguarda le competizioni internazionali, l'Empoli annovera una partecipazione alla Coppa Uefa, edizione 2007-2008, nella quale viene eliminato al primo turno, con un bilancio complessivo di una vittoria, una sconfitta, due reti realizzate e quattro subite.[5]

Il 19 dicembre 2015 l'Empoli totalizza il record di successi consecutivi nella storia del club in Serie A, con ben 4 vittorie di fila, cosa mai avvenuta al club toscano in Serie A.[36]

Statistiche individuali

Francesco Tavano, miglior marcatore della storia dell'Empoli con 120 gol in 311 gare

Il miglior marcatore di sempre della storia dell'Empoli è l'attaccante Francesco Tavano: in maglia azzurra ha quasi 300 presenze e oltre 115 reti distribuite in due periodi diversi: dal 2001 al 2006 e dal 2011 al 2015. Il 3 dicembre 2011, con il gol segnato contro l'Ascoli, scavalca Carlo Castellani nella classifica dei migliori marcatori in maglia azzurra, diventando il calciatore più prolifico di sempre della società toscana.[37]

Secondo miglior marcatore di sempre è Massimo Maccarone, che dal 2000 al 2001 e a dal gennaio 2012 al 2017 colleziona quasi 200 gettoni di presenza in maglia azzurra e più di 100 reti tra partite di campionato e di coppa. Il gol messo a segno contro il Lanciano nel novembre 2013 permette all'attaccante di scavalcare Carlo Castellani nella classifica cannonieri azzurra.[38] Maccarone è però il miglior marcatore empolese relativamente alla Serie A con 27 gol.

Fino alla fine del 2011 il record di reti segnate con la maglia dell'Empoli spetta a Carlo Castellani, forte di 61 marcature in 145 presenze, realizzate dal 1926 al 1930 e dal 1934 al 1939.[39] Inoltre detiene il record del maggior numero di reti segnate in una singola partita da un giocatore dell'Empoli: il match in questione è datato 6 gennaio, durante la gara valevole per il decimo turno del campionato di Seconda Divisione 1928-29 nel quale Castellani realizza 5 reti contro il Gruppo Officine San Giorgio di Pistoia.[39]

Il giocatore più presente di sempre in Serie A è Antonio Buscè, che in 5 stagioni disputate in massima serie con la maglia empolese conquista 164 presenze.[40] Per quanto riguarda le coppe europee, la prima rete della storia dell'Empoli è realizzata dal difensore Felice Piccolo, il record di presenze spetta invece a Luca Antonini, Davide Bassi, Felice Piccolo, Ignazio Abate, Rincón, Claudio Marchisio, Rey Volpato e Lino Marzorati, tutti quanti con due partite disputate (dati si riferiscono alla Coppa UEFA 2007-08).[5]

Di seguito i record presenze e marcature dei giocatori dell'Empoli dall'anno di fondazione a oggi, comprese anche le partite di coppa.

Record di presenze
Record di reti

Tifoseria

Storia

Il gruppo ultras dei Rangers negli anni ottanta.

L'Empoli ha una tifoseria organizzata che staziona nella gradinata coperta del Castellani, nel settore intitolato alla memoria di Emiliano Del Rosso, ultras empolese prematuramente scomparso nel 2004 a causa di un incidente stradale.[42]

I pionieri del tifo e del mondo ultras empolese sono i Rangers 1976 che originariamente appaiono allo stadio come Empoli Club Rangers esattamente il 14 novembre 1976 durante la partita interna contro l'Olbia nel girone B della Serie C1.[43] Questo gruppo si scioglie nel 2012 per dissapori nati in curva legati al tema della tessera del tifoso, da allora le redini del tifo azzurro passano ai Desperados 1983.[43]

Gemellaggi e rivalità

Lo stesso argomento in dettaglio: Derby calcistici in Toscana.

I tifosi dell'Empoli sono storicamente gemellati con il Parma addirittura fin dal 25 novembre 1984; con il Montevarchi, a partire dal 12 giugno 1988, in occasione degli spareggi promozione della Serie C2 1987-1988 (disputati proprio ad Empoli) ed, infine, con il Crotone, dalla stagione calcistica 2004-2005 (anche se il rapporto di amicizia tra le due tifoserie è iniziato nel 2000).[44][45][46][47]

La tifoseria dell'Empoli è legata amichevolmente con il gruppo dei tifosi perugini degli "Ingrifati": amicizia suggellata anche dal gesto, nel dicembre 2014, da parte della tifoseria del Perugia di ricordare con uno striscione Emiliano Del Rosso, leader del gruppo ultrà dei "Desperados".[48]

Nel corso degli anni sono maturate delle accese rivalità tra i tifosi dell'Empoli e quelli di altre tifoserie (soprattutto toscane): attualmente la più sentita è quella con i tifosi della Fiorentina che impegna la compagine azzurra nel derby dell'Arno.[49] I rapporti sono tuttora tesi anche con i tifosi carpigiani e quelli del Sassuolo.[50][51]

Organico

Lo stesso argomento in dettaglio: Empoli Football Club 2018-2019.

Rosa

Rosa e numerazioni sono aggiornate al 31 gennaio 2019

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Ivan Provedel
Bandiera dell'Italia D Giovanni Di Lorenzo
Bandiera dell'Italia C Matteo Brighi
Bandiera dell'Albania D Frédéric Veseli
Bandiera della Croazia D Marko Pajac
Bandiera della Georgia A Levan Mch'edlidze
Bandiera della Costa d'Avorio C Hamed Junior Traorè
Bandiera dell'Algeria C Ismaël Bennacer
Bandiera dell'Italia A Francesco Caputo (vice-capitano)
Bandiera dell'Italia D Luca Antonelli
Bandiera dell'Italia D Lorenzo Polvani
Bandiera del Brasile A Diego Farias
Bandiera del Ghana C Afriyie Acquah
Bandiera dell'Italia A Antonino La Gumina
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Filippo Perucchini
Bandiera dell'Italia D Domenico Maietta (vice-capitano)
Bandiera dell'Italia D Manuel Pasqual (Capitano)
Bandiera dell'Argentina D Matías Silvestre
Bandiera dell'Italia C Leonardo Capezzi
Bandiera della Danimarca D Jacob Rasmussen
Bandiera della Bosnia ed Erzegovina C Rade Krunić
Bandiera dei Paesi Bassi D Kevin Diks
Bandiera della Svizzera A Dimitri Oberlin
Bandiera dell'Italia D Cristian Dell'Orco
Bandiera della Grecia D Dīmītrīs Nikolaou
Bandiera della Turchia C Salih Uçan
Bandiera della Polonia P Bartłomiej Drągowski

Staff tecnico

Staff aggiornato al 6 novembre 2018.[52]

Staff dell'area tecnica
  • Bandiera dell'Italia Giuseppe Iachini - Allenatore
  • Bandiera dell'Italia carica vacante - Allenatore in seconda
  • Bandiera dell'Italia Stefano Bianconi - Collaboratore tecnico
  • Bandiera dell'Italia Mauro Marchisio - Preparatore dei portieri
  • Bandiera dell'Italia Giampiero Pavone - Tecnico del drone
  • Bandiera dell'Italia Rocco Perrotta - Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Franco Chinnici - Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Gaspare Picone - Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Daniele Miaoli - Magazziniere
  • Bandiera dell'Italia Riccardo Nacci - Magazziniere
  • Bandiera dell'Italia Michele Rosamilia - Magazziniere
Area sanitaria
  • Bandiera dell'Italia Paolo Manetti - Medico sociale
  • Bandiera dell'Italia Francesco Fondelli - Fisioterapista
  • Bandiera dell'Italia Matteo Grazzini - Fisioterapista
  • Bandiera dell'Italia Antonio Abbruzzese - Fisioterapista
  • Bandiera dell'Italia Mirko Baldini - Fisioterapista

Note

  1. ^ All'epoca della militanza in A in provincia di Como
  2. ^ In serie A anche quando facente capo all'ex provincia di Forlì, oggi di Forlì-Cesena.
  3. ^ a b c d e f 1920-1929, su empolicalcio.net. URL consultato l'8 novembre 2014.
  4. ^ a b c Storia, su empolicalcio.net. URL consultato l'8 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  5. ^ a b c d e 2000-2009, su empolicalcio.net. URL consultato l'8 novembre 2014.
  6. ^ In breve, in seguito alla riforma dei campionati voluta da Leandro Arpinati nel 1928, la Prima Divisione viene declassata da secondo a terzo livello del campionato, mentre la Seconda Divisione da terzo a quarto. Il primo livello, la Divisione Nazionale, viene sostituito dalle neonate Serie A, nuovo primo livello, e Serie B, secondo livello.
  7. ^ La storia dal 1930 al 1940, su empolicalcio.net. URL consultato il 29 dicembre 2014.
  8. ^ Primo turno Coppa Italia 1935-36, su enciclopediadelcalcio.it. URL consultato il 29 dicembre 2014.
  9. ^ La storia dal 1940 al 1950, su empolicalcio.net. URL consultato il 29 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2014).
  10. ^ La storia dal 1950 al 1960, su empolicalcio.net. URL consultato il 29 dicembre 2014.
  11. ^ La storia dal 1960 al 1970, su empolicalcio.net. URL consultato il 29 dicembre 2014.
  12. ^ La storia dal 1970 al 1980, su empolicalcio.net. URL consultato il 29 dicembre 2014.
  13. ^ a b La storia dal 1980 al 1989, su empolicalcio.net. URL consultato il 29 gennaio 2014.
  14. ^ a b c La storia dal 1990 al 1999, su empolicalcio.net. URL consultato il 29 gennaio 2014.
  15. ^ Renzo Carboncini, Tentata corruzione: Samp Empoli è un giallo, su archiviostorico.corriere.it, archiviostorico.corriere.it, 26 ottobre 1998. URL consultato il 29 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2013).
  16. ^ a b Matteo Perri, Le maglie dell'Empoli 2013-2014 di Royal con il nuovo stemma ufficiale, su passionemaglie.it, 31 luglio 2013. URL consultato il 7 novembre 2014.
  17. ^ a b c d e f g Come una seconda pelle – Empoli, su passionemaglie.it, 20 giugno 2011. URL consultato il 6 novembre 2014.
  18. ^ L'inno azzurro si rifà il look, su pianetaempoli.it, 28 agosto 2012. URL consultato il 7 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2014).
  19. ^ a b c d e Lorenzo Rutili, Lo stadio comunale e le sue attività sportive, su iisferraris.it. URL consultato l'8 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2009).
  20. ^ a b c d Monteboro: il Centro Sportivo dell'Empoli F.C., su ilnuovomister.blogspot.it, 26 marzo 2014. URL consultato il 29 luglio 2014.
  21. ^ Organigramma, su empolicalcio.net. URL consultato il 4 dicembre 2017.
  22. ^ Empoli per AISLA, su empolicalcio.net, 25 agosto 2014. URL consultato l'8 novembre 2014.
  23. ^ Il calcio e Airc in gol contro il cancro, su empolicalcio.net, 6 novembre 2014. URL consultato l'8 novembre 2014.
  24. ^ Settore Giovanile, su empolicalcio.net. URL consultato l'8 novembre 2014.
  25. ^ Alessio Cocchi, L'Empoli al… Cinema, su pianetaempoli.it, 17 settembre 2014. URL consultato il 9 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2014).
  26. ^ Stagione 1945-1946 (Serie C-Centro/Sud-Gir.A) | PianetaEmpoli Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  27. ^ Stagione 1990-1991 (Serie C1 – Girone A), su pianetaempoli.it. URL consultato il 29 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2014).
  28. ^ Stagione 1993-1994 (Serie C1 – Girone A), su pianetaempoli.it. URL consultato il 25 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2014).
  29. ^ Nicoletti_Walter, su tuttocalciatori.net. URL consultato il 23 luglio 2014.
  30. ^ a b c Commissario straordinario.
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Bibliografia

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