Storia della filosofia occidentale (Russell): differenze tra le versioni

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'''''Storia della filosofia occidentale''''' (titolo completo: ''Storia della filosofia occidentale e dei suoi rapporti con le vicende politiche e sociali dall'antichità ad oggi'', titolo originale ''A History of Western Philosophy And Its Connection with Political and Social Circumstances from the Earliest Times to the Present Day'') è un [[saggio]] divulgativo di [[storia della filosofia]] scritto da [[Bertrand Russell]].
'''''Storia della filosofia occidentale''''' (titolo completo: ''Storia della filosofia occidentale e dei suoi rapporti con le vicende politiche e sociali dall'antichità a oggi'', titolo originale ''A History of Western Philosophy And Its Connection with Political and Social Circumstances from the Earliest Times to the Present Day'') è un [[saggio]] divulgativo di [[storia della filosofia]] scritto da [[Bertrand Russell]].

In esso, il [[matematica|matematico]] e [[filosofia|filosofo]] [[Regno Unito|britannico]] traccia appunto una [[storia della filosofia occidentale]], sia trattando i più grandi autori e le principali teorie filosofiche dall'epoca dei [[presocratici]] al primo [[XX secolo|Novecento]], sia analizzando i contesti [[storia|storici]] e [[società|sociali]] nei quali tali filosofie si sono sviluppate. Il libro è anche un'analisi nella quale l'autore critica e spesso confuta le dottrine filosofiche descritte: contiene infatti molte opinioni personali e pensieri dello stesso Russell, costituendo perciò — oltre che una storia della filosofia — un compendio delle idee filosofiche del [[premio Nobel]] [[galles]]e.


== Sviluppo e stesura del libro ==
== Sviluppo e stesura del libro ==
L'opera venne scritta durante la [[Seconda Guerra mondiale]], mentre Russell si trovava negli [[Stati Uniti]], e deve la propria origine a una serie di lezioni di storia della filosofia che egli tenne alla [[Barnes Foundation]] di [[Filadelfia]] tra il [[1941]] e il [[1942]].<ref>Russell, Storia della Filosofia Occidentale, prefazione dell'opera citata, pag. 12</ref> Gran parte delle ricerche storiche presenti nel testo vennero svolte dalla terza moglie di Russell, Patricia Spencer, studentessa di [[Università di Oxford|Oxford]]. Il libro venne scritto, dietro sovvenzione di 3000 [[dollaro|dollari]] da parte degli editori, fra il [[1943]] e il [[1944]], mentre Russell insegnava e viveva al [[Bryn Mawr College]] in [[Pennsylvania]]. Venne pubblicato nel [[1945]] negli USA e un anno dopo nel Regno Unito.
L'opera venne scritta durante la [[seconda guerra mondiale]], mentre Russell si trovava negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], e deve la propria origine a una serie di lezioni di storia della filosofia che egli tenne alla [[Barnes Foundation]] di [[Filadelfia]] tra il [[1941]] e il [[1942]].<ref>Russell, Storia della Filosofia Occidentale, prefazione dell'opera citata, pag. 12</ref>


== Struttura dell'opera ==
== Struttura dell'opera ==
L'opera è composta da tre libri, ognuno dei quali diviso in parti e ulteriormente in [[capitolo|capitoli]]; ogni capitolo è dedicato a un singolo autore, a una scuola filosofica o a una descrizione storica degli avvenimenti e del contesto socioculturale in cui determinate filosofie si svilupparono. Consta inoltre di una breve prefazione e di un'introduzione, entrambe scritte dallo stesso Russell. La struttura dei tre libri è la seguente:
L'opera è composta da tre libri, ognuno dei quali diviso in parti e ulteriormente in [[Capitolo (testo)|capitoli]]; ogni capitolo è dedicato a un singolo autore, a una scuola filosofica o a una descrizione storica degli avvenimenti e del contesto socioculturale in cui determinate filosofie si svilupparono. La struttura dei tre libri è la seguente:


=== Libro primo ===
=== Libro primo ===
Il primo libro tratta della [[filosofia antica]]. È diviso in tre parti, dedicate a presocratici, a [[Socrate]], [[Platone]] e [[Aristotele]], e alla filosofia ellenistica e romana.<ref>{{Cita libro|autore=Bertrand Russell|titolo=Storia della filosofia occidentale|url=https://archive.org/details/storiadellafilos0000unse_a9f9|anno=1995|editore=TEA|città=Milano|p=|pp=14-285|ISBN=88-7819-265-1}}</ref>
Il primo libro tratta della filosofia antica. È diviso in tre parti:
* la prima parte è dedicata ai [[Presocratici]], e include la [[Scuola di Mileto]], [[Pitagora]], [[Eraclito]], [[Parmenide]], [[Empedocle]], [[Anassagora]], [[Leucippo]], [[Democrito]] e [[Protagora]], oltre a un capitolo dedicato alla storia e alla cultura dell'[[Antica grecia]], della sua [[Mitologia greca|religione ufficiale]] e dell'[[Orfismo]]
* la seconda parte è dedicata a [[Socrate]], [[Platone]] e [[Aristotele]], e tratta perciò del pensiero di questi grandi pensatori antichi; include inoltre un'analisi della storia e della cultura di [[Sparta]] e di [[Atene]], e una trattazione dell'[[astronomia]] e della [[matematica]] nell'antica Grecia.
* la terza parte è dedicata ai filosofi greci e [[Antica Roma|romani]] dopo Aristotele, e include perciò le scuole [[Cinismo|ciniche]], [[Scetticismo|scettiche]], [[Stoicismo|stoiche]], [[Epicureismo|epicuree]] e la filosofia di [[Plotino]]; comprende inoltre un capitolo sulla storia, la cultura e la scienza dell'[[Impero Romano]].


=== Libro secondo ===
=== Libro secondo ===
Il libro secondo tratta della filosofia [[Chiesa cattolica|cristiana cattolica]] dell'[[Alto Medioevo|Alto]] (i [[Padri della Chiesa|Padri]]) e del [[Basso Medioevo]] (la [[Scolastica (filosofia)|Scolastica]]).<ref>{{Cita libro|autore=Bertrand Russell|titolo=Storia della filosofia occidentale|url=https://archive.org/details/storiadellafilos0000unse_a9f9|anno=1995|editore=TEA|città=Milano|p=|pp=286-648|ISBN=88-7819-265-1}}</ref>
Il libro secondo tratta della filosofia [[Cristianesimo|cristiana]] e specialmente [[Cattolicesimo|cattolica]]. È diviso in due parti:
* la prima parte tratta dei [[Padri della Chiesa]]: [[Sant'Ambrogio|Ambrogio di Milano]], [[Sofronio Eusebio Girolamo]], [[Agostino di Ippona]], [[Benedetto da Norcia]] e [[papa Gregorio I]]. Comprende inoltre un preambolo in cui si sviluppa un'analisi del [[filosofia ebraica|pensiero ebraico]] e della [[Origini del Cristianesimo|storia dei primi cristiani]].
* la seconda parte tratta della [[Filosofia scolastica]], dei suoi rapporti con la storia, la società e la cultura fra l'[[XI secolo|undicesimo]] e il [[XIII secolo|tredicesimo]] secolo. Tratta in particolare dei [[Giovanni Scoto Eriugena]], di [[Tommaso d'Aquino]], dei movimenti [[eresia|eretici]], dei [[Pauperismo medievale|pauperisti]] e del [[monachesimo]], includendo nell'analisi [[Francesco d'Assisi]] e [[Domenico di Guzmán]].


=== Libro terzo ===
=== Libro terzo ===
Il terzo libro tratta della filosofia moderna e contemporanea, dal [[Rinascimento]] a [[David Hume|Hume]], e successivamente dall'[[Illuminismo]] alle filosofie del Novecento.<ref>{{Cita libro|autore=Bertrand Russell|titolo=Storia della filosofia occidentale|url=https://archive.org/details/storiadellafilos0000unse_a9f9|anno=1995|editore=TEA|città=Milano|p=|pp=286-789|ISBN=88-7819-265-1}}</ref>
Il terzo libro tratta della filosofia moderna e contemporanea. È diviso in due parti:
* la prima parte tratta la filosofia dal [[Rinascimento]] a [[David Hume|Hume]]; analizza l'epoca del Rinascimento italiano, e in generale del [[XIV secolo|quattordicesimo]] e [[XV secolo|quindicesimo]] secolo, e delle rivoluzioni scientifiche del [[XVI secolo|sedicesimo]] e [[XVII secolo|diciassettesimo]]. Presenta filosofi quali [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]], [[Erasmo da Rotterdam]], [[Tommaso Moro]], [[Francesco Bacone|Bacone]], [[Thomas Hobbes|Hobbes]], [[Cartesio]], [[Baruch Spinoza|Spinoza]], [[Gottfried Leibniz|Leibniz]], [[John Locke|Locke]], [[George Berkeley|Berkeley]] e [[David Hume|Hume]].
* la seconda parte tratta la filosofia da [[Jean-Jacques Rousseau]] ai suoi contemporanei, e include [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]], [[Immanuel Kant|Kant]], [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]], [[George Gordon Byron|Byron]], [[Arthur Schopenhauer|Schopenhauer]], [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]], gli [[Utilitarismo|Utilitaristi]], [[Karl Marx|Marx]], [[Henri Bergson|Bergson]], [[William James]] e [[John Dewey]]. Include inoltre un'analisi delle principali correnti di pensiero del [[XVIII secolo|diciottesimo secolo]], dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e degli inizi del [[XX secolo|ventesimo]], in particolare del [[Romanticismo]]. L'ultimo capitolo, ''La filosofia dell'analisi logica'', tratta invece degli ultimi sviluppi della [[Logica]] del Novecento, campo di cui si occupava lo stesso Russell e che rispecchia perciò, più di ogni altro, la sua visione in campo strettamente filosofico.


== Accoglienza del pubblico e della critica ==
== Accoglienza del pubblico e della critica ==
Scritta in uno stile semplice e accessibile al grande pubblico, spesso arguto quando non [[umorismo|umoristico]], l'opera ebbe notevole successo commerciale sia in [[Europa]] che negli Stati Uniti, venne tradotta in numerose lingue e continuamente ristampata dalla sua pubblicazione del 1945 fino a oggi. Quando Russell vinse, nel [[1950]], il [[Premio Nobel]] per la [[letteratura]], la ''Storia della filosofia occidentale'' venne citata dai giurati come una delle opere che avevano contribuito ad aggiudicare al filosofo il prestigioso premio.
Scritta in uno stile semplice e accessibile al grande pubblico, spesso arguto quando non [[umorismo|umoristico]], l'opera ebbe notevole successo commerciale sia in [[Europa]] che negli Stati Uniti.<ref>{{Cita news|autore=Piergiorgio Odifreddi|titolo=La fortuna di Russell come storico della filosofia|pubblicazione=Repubblica|data=15/02/2005}}</ref>


I filosofi e in generale gli intellettuali contemporanei e posteriori a Russell si divisero circa la critica dell'opera, e questa in generale raccolse sia consensi che pesanti stroncature. [[Anthony Grayling]] e [[Albert Einstein]] accolsero il libro positivamente: il primo ne lodò lo stile vivace e appassionante, oltre che la ricerca storica tesa a collocare ogni filosofo in un contesto preciso,<ref>A. C. Grayling, ''Russell: A Very Short Introduction (Very Short Introductions)'', Oxford University Press, 2002</ref> il secondo lo definì "un libro prezioso, un'opera pedagogica di altissimo livello che si situa sopra il conflitto tra le parti e le opinioni".<ref>Russell, ''L'autobiografia'', [[Longanesi]], ISBN 88-304-0406-3</ref>
I filosofi e in generale gli intellettuali contemporanei e posteriori a Russell si divisero circa la critica dell'opera, e questa in generale raccolse sia consensi che pesanti stroncature.<ref>A. C. Grayling, ''Russell: A Very Short Introduction (Very Short Introductions)'', Oxford University Press, 2002</ref><ref>Russell, ''L'autobiografia'', [[Longanesi]], ISBN 88-304-0406-3</ref> [[Roger Scruton]], ad esempio, apprezzò l'opera, ma mosse al suo autore alcune critiche riguardo all'organizzazione del lavoro e alla gestione delle introduzioni storiche.<ref>R. Scruton, ''Short History of Modern Philosophy '', Routledge, 2001</ref> Critiche più severe vennero da [[George Steiner]]<ref>G. Steiner, ''Heidegger'', [[Garzanti]], ISBN 88-11-67615-0</ref> e da Yorick Smythies.<ref>R. Monk, ''Russell'', Sansoni, ISBN 88-383-1742-9</ref>

[[Roger Scruton]] apprezzò l'opera, ma mosse al suo autore tre critiche: di non aver approfondito i temi e la cornice storica della filosofia moderna, al contrario di quanto fatto con quella dell'antica Grecia, di aver giudicato ingiustamente e ingiustamente criticato i filosofi per i quali non sentiva simpatia, e di non aver compreso correttamente Kant e i sistemi moderni derivati dalle sue teorie.<ref>R. Scruton, ''Short History of Modern Philosophy '', Routledge, 2001</ref>

Critiche più severe vennero da [[George Steiner]], che definì l'opera "un libro volgare, sebbene rappresentativo"<ref>G. Steiner, ''Heidegger'', [[Garzanti]], ISBN 88-11-67615-0</ref> e da Yorick Smythies, discepolo di [[Ludwig Wittgenstein|Wittgenstein]], che definì il libro come il più povero fra le peggiori opere di Russell.<ref>R. Monk, ''Russell'', Sansoni, ISBN 88-383-1742-9</ref>


Lo stesso Bertrand Russell commentò il proprio libro così:
Lo stesso Bertrand Russell commentò il proprio libro così:


{{Citazione|Ho trattato la prima parte del mio libro ''Storia della filosofia occidentale'' come una storia della cultura, ma nella seconda parte, quando la scienza diventa importante, questo lavoro si è fatto più difficile. Ho fatto del mio meglio, ma non sono certo di aver avuto successo.|[[Bertrand Russell]], ''Autobiografia''<ref>B. Russell, ''The Autobiography of Bertrand Russell'', Routledge, 2000</ref>
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|I regarded the early part of my History of Western Philosophy as a history of culture, but in the later parts, where science becomes important, it is more difficult to fit into this framework. I did my best, but I am not at all sure that I succeeded.
|Ho trattato la prima parte del mio libro ''Storia della filosofia occidentale'' come una storia della cultura, ma nella seconda parte, quando la scienza diventa importante, questo lavoro si è fatto più difficile. Ho fatto del mio meglio, ma non sono certo di aver avuto successo. Sono stato talvolta accusato dai critici di aver realizzato non un vero libro di storia, ma un raccolta piena di pregiudizi di eventi scelti arbitrariamente. Ma per quanto mi riguarda, penso che un uomo privo di pregiudizi non possa scrivere di storia in modo interessante — ammesso che un uomo simile esista.
|[[Bertrand Russell]], ''Autobiografia''<ref>B. Russell, ''The Autobiography of Bertrand Russell'', Routledge, 2000</ref>
|I regarded the early part of my History of Western Philosophy as a history of culture, but in the later parts, where science becomes important, it is more difficult to fit into this framework. I did my best, but I am not at all sure that I succeeded. I was sometimes accused by reviewers of writing not a true history but a biased account of the events that I arbitrarily chose to write of. But to my mind, a man without bias cannot write interesting history — if, indeed, such a man exists.
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Storia della filosofia occidentale
Titolo originaleA History of Western Philosophy
AutoreBertrand Russell
1ª ed. originale1945
1ª ed. italiana1948
Generesaggio
Sottogenerestoria della filosofia
Lingua originaleinglese

Storia della filosofia occidentale (titolo completo: Storia della filosofia occidentale e dei suoi rapporti con le vicende politiche e sociali dall'antichità a oggi, titolo originale A History of Western Philosophy And Its Connection with Political and Social Circumstances from the Earliest Times to the Present Day) è un saggio divulgativo di storia della filosofia scritto da Bertrand Russell.

Sviluppo e stesura del libro

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L'opera venne scritta durante la seconda guerra mondiale, mentre Russell si trovava negli Stati Uniti, e deve la propria origine a una serie di lezioni di storia della filosofia che egli tenne alla Barnes Foundation di Filadelfia tra il 1941 e il 1942.[1]

Struttura dell'opera

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L'opera è composta da tre libri, ognuno dei quali diviso in parti e ulteriormente in capitoli; ogni capitolo è dedicato a un singolo autore, a una scuola filosofica o a una descrizione storica degli avvenimenti e del contesto socioculturale in cui determinate filosofie si svilupparono. La struttura dei tre libri è la seguente:

Il primo libro tratta della filosofia antica. È diviso in tre parti, dedicate a presocratici, a Socrate, Platone e Aristotele, e alla filosofia ellenistica e romana.[2]

Libro secondo

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Il libro secondo tratta della filosofia cristiana cattolica dell'Alto (i Padri) e del Basso Medioevo (la Scolastica).[3]

Il terzo libro tratta della filosofia moderna e contemporanea, dal Rinascimento a Hume, e successivamente dall'Illuminismo alle filosofie del Novecento.[4]

Accoglienza del pubblico e della critica

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Scritta in uno stile semplice e accessibile al grande pubblico, spesso arguto quando non umoristico, l'opera ebbe notevole successo commerciale sia in Europa che negli Stati Uniti.[5]

I filosofi e in generale gli intellettuali contemporanei e posteriori a Russell si divisero circa la critica dell'opera, e questa in generale raccolse sia consensi che pesanti stroncature.[6][7] Roger Scruton, ad esempio, apprezzò l'opera, ma mosse al suo autore alcune critiche riguardo all'organizzazione del lavoro e alla gestione delle introduzioni storiche.[8] Critiche più severe vennero da George Steiner[9] e da Yorick Smythies.[10]

Lo stesso Bertrand Russell commentò il proprio libro così:

(EN)

«I regarded the early part of my History of Western Philosophy as a history of culture, but in the later parts, where science becomes important, it is more difficult to fit into this framework. I did my best, but I am not at all sure that I succeeded.»

(IT)

«Ho trattato la prima parte del mio libro Storia della filosofia occidentale come una storia della cultura, ma nella seconda parte, quando la scienza diventa importante, questo lavoro si è fatto più difficile. Ho fatto del mio meglio, ma non sono certo di aver avuto successo.»

  1. ^ Russell, Storia della Filosofia Occidentale, prefazione dell'opera citata, pag. 12
  2. ^ Bertrand Russell, Storia della filosofia occidentale, Milano, TEA, 1995, pp. 14-285, ISBN 88-7819-265-1.
  3. ^ Bertrand Russell, Storia della filosofia occidentale, Milano, TEA, 1995, pp. 286-648, ISBN 88-7819-265-1.
  4. ^ Bertrand Russell, Storia della filosofia occidentale, Milano, TEA, 1995, pp. 286-789, ISBN 88-7819-265-1.
  5. ^ Piergiorgio Odifreddi, La fortuna di Russell come storico della filosofia, in Repubblica, 15/02/2005.
  6. ^ A. C. Grayling, Russell: A Very Short Introduction (Very Short Introductions), Oxford University Press, 2002
  7. ^ Russell, L'autobiografia, Longanesi, ISBN 88-304-0406-3
  8. ^ R. Scruton, Short History of Modern Philosophy , Routledge, 2001
  9. ^ G. Steiner, Heidegger, Garzanti, ISBN 88-11-67615-0
  10. ^ R. Monk, Russell, Sansoni, ISBN 88-383-1742-9
  11. ^ B. Russell, The Autobiography of Bertrand Russell, Routledge, 2000

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