Fondazione De Claricini-Dornpacher: differenze tra le versioni
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|Nome = Fondazione De Claricini-Dornpacher |
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|Fondazione = 1971 |
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|Fondatore = Giuditta Claricini Dornpacher |
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La '''Fondazione De Claricini-Dornpacher''' è una istituzione culturale situata a Bottenicco di [[Moimacco]] ([[provincia di Udine]]), borgo rurale |
La '''Fondazione De Claricini-Dornpacher''' è una istituzione culturale situata a Bottenicco di [[Moimacco]] ([[provincia di Udine]]), borgo rurale |
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alle porte di Cividale del Friuli, che ha sede nella villa Claricini Dornpacher. Costruita nel 1697 da Francesco Claricini, la dimora è al centro dei fondi |
alle porte di [[Cividale del Friuli]], che ha sede nella villa Claricini Dornpacher. Costruita nel 1697 da Francesco Claricini, la dimora è al centro dei fondi |
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agrari qui posseduti dal XVI secolo. |
agrari qui posseduti dal XVI secolo. |
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dall'esercizio dell'attività agricola e vitivinicola. |
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== Storia == |
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[[File:Fondazione De Claricini-Dornpacher - Stemma.jpg|thumb|Stemma della famiglia all'interno della villa Claricini Dornpacher]] |
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[[File:Fondazione De Claricini-Dornpacher - Giuditta detta Itta de Claricini.jpg|thumb|Giuditta detta Itta de Claricini]] |
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del casato a vivere nell'omonima villa secentesca, amministratrice dell'azienda agricola a Bottenicco dal 1946 |
del casato a vivere nell'omonima villa secentesca, amministratrice dell'azienda agricola a Bottenicco dal 1946 |
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al 1968, nel 1952 fa inserire la villa di Bottenicco nella schiera delle ville venete e nel 1961-1965 |
al 1968, nel 1952 fa inserire la villa di Bottenicco nella schiera delle ville venete e nel 1961-1965 |
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Scomparsa senza |
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eredi nel 1968, con proprio testamento la contessa lascia in eredità tutti gli averi all'erigenda Fondazione de Claricini |
eredi nel 1968, con proprio [[testamento]] la contessa lascia in eredità tutti gli averi all'erigenda Fondazione de Claricini |
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Dornpacher il cui statuto è scritto dalla stessa Giuditta. L'ente è formalmente istituito con |
Dornpacher il cui statuto è scritto dalla stessa Giuditta. L'ente è formalmente istituito con [[Decreto del presidente della Repubblica]] nel 1971. |
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Presidente della Repubblica nel 1971. |
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Il conseguimento dei fini statutari si realizza mediante le rendite del patrimonio della Fondazione derivanti |
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Fondazione De Claricini-Dornpacher - Lato nord inizio '900.jpg|Lato nord della sede agli inizi del Novecento |
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Fondazione De Claricini-Dornpacher - Lato sud inizio '900.jpg|Lato sud della villa agli inizi del Novecento |
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== Collezioni == |
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Le collezioni storico-artistiche che raccontano le vicende plurisecolari del nobile casato Claricini |
Le collezioni storico-artistiche che raccontano le vicende plurisecolari del nobile casato Claricini |
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Dornpacher sono soprattutto l'archivio di famiglia e la biblioteca conservati a Bottenicco. |
Dornpacher sono soprattutto l'archivio di famiglia e la biblioteca conservati a Bottenicco. |
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[[File:Fondazione De Claricini-Dornpacher - Archivio.jpg|thumb|Una parte dell'archivio storico]] |
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L'archivio è |
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formato da documenti dal XV al XX secolo, riordinati in oltre 30 metri lineari. Sono pergamene, catastici, |
formato da documenti dal XV al XX secolo, riordinati in oltre 30 metri lineari. Sono pergamene, catastici, |
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mappali, contratti, scritture contabili, diari, fotografie e spartiti musicali che narrano la storia e gli interessi |
mappali, contratti, scritture contabili, diari, fotografie e spartiti musicali che narrano la storia e gli interessi |
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(probabilmente a Cividale) con la Commedia di Dante. |
(probabilmente a Cividale) con la Commedia di Dante. |
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L'archivio, riordinato e inventariato nel 2008, è dichiarato di interesse storico nel 1982 con provvedimento |
L'archivio, riordinato e inventariato nel 2008, è dichiarato di interesse storico nel 1982 con provvedimento |
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del Ministero della cultura-Soprintendenza archivistica per il Friuli Venezia Giulia. |
del Ministero della cultura-Soprintendenza archivistica per il Friuli Venezia Giulia. |
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Oltre alla ricchezza di informazioni sul Cividalese durante la plurisecolare gestione agraria e socio- |
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economica del territorio, l'archivio restituisce l'immagine di un'azienda di famiglia oculata e attenta che |
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continua ancor oggi nella moderna azienda agricola e vitivinicola di proprietà della Fondazione de Claricini |
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Dornpacher. |
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== Biblioteca == |
=== Biblioteca === |
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La biblioteca è formata da quasi cinquemila volumi che coprono un arco temporale che va dal XVI al XX |
La biblioteca è formata da quasi cinquemila volumi che coprono un arco temporale che va dal XVI al XX |
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secolo. I Claricini raccolsero nel tempo quella che a metà Novecento era considerata la più ricca biblioteca |
secolo. I Claricini raccolsero nel tempo quella che a metà Novecento era considerata la più ricca biblioteca |
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dantesca privata in Italia. |
dantesca privata in Italia. |
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La biblioteca rispecchia i gusti e gli studi dei singoli componenti della famiglia, |
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specialmente degli ultimi rappresentanti del ramo Cividale-Bottenicco-Padova. Tra i fondi più importanti, vi |
specialmente degli ultimi rappresentanti del ramo Cividale-Bottenicco-Padova. Tra i fondi più importanti, vi |
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sono quello dedicato a Dante Alighieri e alcune cinquecentine. I volumi sono di tipologia diversa: opere di |
sono quello dedicato a Dante Alighieri e alcune cinquecentine. I volumi sono di tipologia diversa: opere di |
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== Sede == |
== Sede == |
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La villa Claricini Dornpacher, edificata alla fine del XVII secolo, si rifà al modello della villa veneta. Al |
La villa Claricini Dornpacher, edificata alla fine del XVII secolo, si rifà al modello della [[villa veneta]]. Al |
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pianoterra, ai lati del corridoio centrale passante (portego |
pianoterra, ai lati del corridoio centrale passante (''portego'') si aprono le stanze abitative e di servizio. Al |
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primo piano, il salone di rappresentanza immette nelle camere e in stanze padronali. Al piano superiore i |
primo piano, il salone di rappresentanza immette nelle camere e in stanze padronali. Al piano superiore i |
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locali erano destinati alla servitù e ai depositi. Il sopralzo timpanato centrale della villa accoglie la |
locali erano destinati alla servitù e ai depositi. Il sopralzo timpanato centrale della villa accoglie la |
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biblioteca, fornita di librerie lignee intagliate del primo Novecento. Le finestre balconate del salone e della |
biblioteca, fornita di librerie lignee intagliate del primo Novecento. Le finestre balconate del salone e della |
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biblioteca offrono la vista su giardino, parco e viale, fino al limitare della proprietà. Attorno a due cortili di |
biblioteca offrono la vista su giardino, parco e viale, fino al limitare della proprietà. Attorno a due cortili di |
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servizio si aprono il pigiatoio (in friulano foledôr) che immette alla cantina (caneva) e gli annessi rustici |
servizio si aprono il pigiatoio (in [[Lingua friulana|friulano]] ''foledôr'') che immette alla cantina (''caneva'') e gli annessi rustici |
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funzionali alle produzioni agricole. |
funzionali alle produzioni agricole. |
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Del corpo dominicale fa parte l'oratorio intitolato alla Santa Croce (1697). Di notevole interesse sono i |
Del corpo dominicale fa parte l'oratorio intitolato alla Santa Croce (1697). |
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== Giardini == |
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Di notevole interesse sono i |
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giardini: sul lato nord un cortile d'onore con pozzo e bossi topiati e, a sud, il giardino formale all'italiana |
giardini: sul lato nord un cortile d'onore con pozzo e bossi topiati e, a sud, il giardino formale all'italiana |
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con vialetto lastricato centrale e aiuole decorati da bossi, fontane e statue lapidee. Questa pavimentazione |
con vialetto lastricato centrale e aiuole decorati da bossi, fontane e statue lapidee. Questa pavimentazione |
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è scandita sui lati lunghi da vasi di limoni che, in inverno, sono ricoverati nell'adiacente limonaia (1883). |
è scandita sui lati lunghi da vasi di limoni che, in inverno, sono ricoverati nell'adiacente limonaia (1883). |
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giardino all'italiana, detto |
Il giardino all'italiana, detto "segreto" poiché era recintato e riservato esclusivamente all'uso privato dei |
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Claricini Dornpacher e ai loro ospiti, è chiuso da una balaustra oltre la quale si accede al giardino |
Claricini Dornpacher e ai loro ospiti, è chiuso da una balaustra oltre la quale si accede al giardino |
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all'inglese, ricco di essenze anche secolari. |
all'inglese, ricco di essenze anche secolari. |
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Oltre il parco un viale di cipressi giunge fino al confine |
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meridionale della storica dimora. Intorno al suo muro di cinta si estendono i campi e le vigne che fanno |
meridionale della storica dimora. Intorno al suo muro di cinta si estendono i campi e le vigne che fanno |
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capo all'azienda agricola della Fondazione. |
capo all'azienda agricola della Fondazione. |
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*{{Cita testo|editore=Biblioteca civica V. Joppi|città=Udine|titolo=Genealogie del Torso|posizione=busta Claricini}} |
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[[Categoria:Fondazioni italiane]] |
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[[Categoria:Moimacco]] |
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Versione delle 12:14, 19 mag 2024
| Fondazione De Claricini-Dornpacher | |
|---|---|
 | |
| Tipo | fondazione |
| Fondazione | 1971 |
| Fondatore | Giuditta Claricini Dornpacher |
| Sede centrale |  Moimacco
|
| Indirizzo | Via B. Boiani, 4 - Moimacco e Via Benvenuta Boiani 4, 33040 Moimacco |
| Lingua ufficiale | italiano |
| Sito web | |
La Fondazione De Claricini-Dornpacher è una istituzione culturale situata a Bottenicco di Moimacco (provincia di Udine), borgo rurale alle porte di Cividale del Friuli, che ha sede nella villa Claricini Dornpacher. Costruita nel 1697 da Francesco Claricini, la dimora è al centro dei fondi agrari qui posseduti dal XVI secolo.
La Fondazione promuove e valorizza il complesso storico- artistico della villa, le collezioni qui contenute e il "patrimonio verde" (giardini all'italiana e all'inglese). Il conseguimento dei fini statutari si realizza mediante le rendite del patrimonio della Fondazione derivanti dall'esercizio dell'attività agricola e vitivinicola.
Storia
La contessa Giuditta (detta Itta) Claricini Dornpacher (Padova 1891- Bottenicco di Moimacco 1968), ultima esponente del casato a vivere nell'omonima villa secentesca, amministratrice dell'azienda agricola a Bottenicco dal 1946 al 1968, nel 1952 fa inserire la villa di Bottenicco nella schiera delle ville venete e nel 1961-1965 ottiene sull'intero complesso il vincolo di tutela, lo strumento con cui lo Stato italiano contrasta dispersioni, depauperamenti, vendite e usi impropri del patrimonio storico e paesaggistico.
Scomparsa senza eredi nel 1968, con proprio testamento la contessa lascia in eredità tutti gli averi all'erigenda Fondazione de Claricini Dornpacher il cui statuto è scritto dalla stessa Giuditta. L'ente è formalmente istituito con Decreto del presidente della Repubblica nel 1971.
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Lato nord della sede agli inizi del Novecento
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Lato sud della villa agli inizi del Novecento
Collezioni
Le collezioni storico-artistiche che raccontano le vicende plurisecolari del nobile casato Claricini Dornpacher sono soprattutto l'archivio di famiglia e la biblioteca conservati a Bottenicco.
Archivio
L'archivio è formato da documenti dal XV al XX secolo, riordinati in oltre 30 metri lineari. Sono pergamene, catastici, mappali, contratti, scritture contabili, diari, fotografie e spartiti musicali che narrano la storia e gli interessi culturali della casa. Tra i diplomi più importanti ci sono quelli rilasciati da Carlo IV e Sigismondo di Lussemburgo.
Quando l'intervento di riordino ha preso avvio, la collocazione delle carte rispettava quella decisa dall'ultimo conte Nicolò Claricini Dornpacher: la documentazione amministrativa si trova nel locale definito propriamente archivio, mentre i diari personali (135 taccuini in cui annota, quasi quotidianamente, i fatti avvenuti dal 1915 al 1946) e i documenti considerati più preziosi si conservano nella camera da letto del conte. Le carte sono state riordinate e studiate da Guglielmo e dal figlio Nicolò nella prima metà del sec. XX al fine di ricostruire le vicende familiari.
La documentazione del ramo austriaco della famiglia è conservata presso gli istituti di conservazione di Gorizia. Alla Biblioteca Civica di Padova è stato donato un fondo che raccoglie carte personali e di lavoro di Nicolò, comprese quelle riguardanti l'Arca di Sant'Antonio di Padova, l'antica istituzione pontificia di cui fu presidente dal 1902 al 1946. La figlia Giuditta dona il prezioso codice manoscritto nel 1466 (probabilmente a Cividale) con la Commedia di Dante.
L'archivio, riordinato e inventariato nel 2008, è dichiarato di interesse storico nel 1982 con provvedimento del Ministero della cultura-Soprintendenza archivistica per il Friuli Venezia Giulia.
Biblioteca
La biblioteca è formata da quasi cinquemila volumi che coprono un arco temporale che va dal XVI al XX secolo. I Claricini raccolsero nel tempo quella che a metà Novecento era considerata la più ricca biblioteca dantesca privata in Italia.
La biblioteca rispecchia i gusti e gli studi dei singoli componenti della famiglia, specialmente degli ultimi rappresentanti del ramo Cividale-Bottenicco-Padova. Tra i fondi più importanti, vi sono quello dedicato a Dante Alighieri e alcune cinquecentine. I volumi sono di tipologia diversa: opere di letteratura (italiana, latina, tedesca, inglese, francese, spesso in lingua originale), agronomia, storia, geografia, politica, economia, sociologia, religione, storia dell'arte, guide turistiche, araldica, periodici. Una parte cospicua delle opere riguarda il Friuli e la sua cultura, con un notevole numero di opuscoli pubblicati in ambito regionale, ricchi di informazioni locali.
Sede
La villa Claricini Dornpacher, edificata alla fine del XVII secolo, si rifà al modello della villa veneta. Al pianoterra, ai lati del corridoio centrale passante (portego) si aprono le stanze abitative e di servizio. Al primo piano, il salone di rappresentanza immette nelle camere e in stanze padronali. Al piano superiore i locali erano destinati alla servitù e ai depositi. Il sopralzo timpanato centrale della villa accoglie la biblioteca, fornita di librerie lignee intagliate del primo Novecento. Le finestre balconate del salone e della biblioteca offrono la vista su giardino, parco e viale, fino al limitare della proprietà. Attorno a due cortili di servizio si aprono il pigiatoio (in friulano foledôr) che immette alla cantina (caneva) e gli annessi rustici funzionali alle produzioni agricole.
Del corpo dominicale fa parte l'oratorio intitolato alla Santa Croce (1697).
Giardini
Di notevole interesse sono i giardini: sul lato nord un cortile d'onore con pozzo e bossi topiati e, a sud, il giardino formale all'italiana con vialetto lastricato centrale e aiuole decorati da bossi, fontane e statue lapidee. Questa pavimentazione è scandita sui lati lunghi da vasi di limoni che, in inverno, sono ricoverati nell'adiacente limonaia (1883).
Il giardino all'italiana, detto "segreto" poiché era recintato e riservato esclusivamente all'uso privato dei Claricini Dornpacher e ai loro ospiti, è chiuso da una balaustra oltre la quale si accede al giardino all'inglese, ricco di essenze anche secolari.
Oltre il parco un viale di cipressi giunge fino al confine meridionale della storica dimora. Intorno al suo muro di cinta si estendono i campi e le vigne che fanno capo all'azienda agricola della Fondazione.
Bibliografia
- E. Accornero (a cura di), Il Giardino segreto di Villa de Claricini Dornpacher. Storia Arte Restauro, Udine, Aviani & Aviani, 2020.
- L. Cargnelutti, O. Cernoia e A. Zannini (a cura di), I de Claricini Dornepacher in Friuli, Udine, Forum, 2021.
- C. Grion, Guida storica di Cividale e del suo distretto, Cividale, Tipografia Strazzolini, 1899, pp. 159-182.
- F. Schröder, Repertorio genealogico delle famiglie confermate nobili e dei titolati nobili esistenti nelle province venete, I, Venezia, Tipografia di Alvisopoli, 1830, pp. 239-241.
- C. Ulmer, Ville friulane, storia e civiltà, Udine, Magnus, 1993, pp. 145-150.
- C. Ulmer, Ville in Friuli. Forme e stili, Udine, Magnus, 2009, pp. 203-205.
- F. Venuto, Giardini del Friuli-Venezia Giulia. Arte e storia, introduzione di L. Puppi, Pordenone, Geap, 1991.
- Fonti archivistiche
- Genealogie Joppi, Udine, Biblioteca civica V. Joppi, busta Claricini.
- Genealogie del Torso, Udine, Biblioteca civica V. Joppi, busta Claricini.
Altri progetti
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fondazione de Claricini Dornpacher
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su fondazionedeclaricinidornpacher.org.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 145130317 · SBN CFIV189380 · WorldCat Identities (EN) viaf-145130317 |
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