Befanini: differenze tra le versioni
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* {{cita libro|autore=Paolo Petroni|titolo= Il grande libro della vera cucina toscana|anno=2008|editore=Giunti Editore|cid=Petroni 2008|p=526}} |
* {{cita libro|autore=Paolo Petroni|titolo= Il grande libro della vera cucina toscana|anno=2008|editore=Giunti Editore|cid=Petroni 2008|p=526}} |
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== Voci correlate == |
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== Altri progetti == |
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Versione delle 22:18, 13 apr 2020
Befanini | |
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Origini | |
IPA | [befa'niːni] |
Altri nomi | befanotti |
Luogo d'origine | |
Regione | Toscana |
Diffusione | Versilia |
Dettagli | |
Categoria | dolce |
Riconoscimento | P.A.T. |
Settore | Paste fresche e prodotti di panetteria, pasticceria, biscotteria e confetteria |
Calorie approx. per portata | 51[1] |
I befanini o befanotti sono biscotti tipici della Toscana, per la precisione della Versilia e della Lucchesia. Sono del deliziosi frollini di pasta frolla ricoperti di palline di zucchero colorate che si preparano nel periodo natalizio in occasione dell'Epifania.
Storia
I befanini sono biscotti semplici dalle diverse forme rotondeggianti e allungate, che vengono preparati durante il periodo natalizio e principalmente il giorno dell'Epifania. In passato le donne di casa facevano dei grandi impasti e poi mettevano al lavoro tutta la famiglia per stendere la pasta frolla e tagliare i biscotti che poi venivano cotti nei forni a legna.
Non esiste una ricetta originale dei befanini in quanto veniva tramandata a voce di famiglia in famiglia e ognuno modificava a suo piacimento la ricetta. Inizialmente i befanini non venivano decorati con zuccherini colorati, poiché non esistevano ancora in commercio.[2]
Un tempo non era in uso la calza e il giorno della Befana si preparavano dei cestini con i befanini ornati di carta colorata tagliata con gli smerli e la tradizione popolare attribuiva ai befanini la proprietà di garantire un abbondante latte mammario alle ragazze.[3][4] Più avanti si iniziò a creare, per rendere contenti i bambini, le calze della befana, le quali erano realizzate dalle famiglie con vere e proprie calze riempite con dei semplici biscotti, i befanini. Successivamente le calze venivano confezionate con avanzi di stoffa e piccoli decori e spesso non contenevano solamente i befanini, ma anche frutta secca, mandarini, arance e anche le caratteristiche formine per ritagliare i befanini.
Gli stampi da befanino sono più grossi della media (almeno 6/7 cm) e tradizionalmente rappresentano le figure tipiche dell’Epifania rappresentate nei presepi:
- la befana
- l’angelo
- la stella cometa
- il dromedario
- i re magi
ma anche stampi che raffigurano:
- animali
- fiori
- stelle
- cuori
Il bello dei befanini consiste proprio nelle loro forme. Oggigiorno sul mercato si trovano centinaia di cutter di forme differenti. Ma i veri stampi da befanino non si trovano più di frequente.[5]
Ingredienti
Gli ingredienti principali per la preparazione della pasta frolla sono:
- le uova
- la farina
- il burro
- il latte
- lo zucchero
- il lievito
- la scorza di un limone o di un'arancia
- rum o aroma di rum
- un pizzico di sale.
Per la decorazione invece possiamo usare palline di zucchero colorate.[6]
Preparazione
Inizialmente preparare l'impasto della pasta frolla. Per prima cosa sbattere le uova con lo zucchero in una ciotola finché non saranno spumose; poi aggiungere il burro ammorbidito, la farina ben setacciata, il sale e infine il latte. Successivamente mescolare fino a ottenere un impasto morbido e omogeneo. Per ultimo aggiungere il lievito, il rum o aroma di rum e la scorza di un limone o di un'arancia. Quando il tutto sarà ben amalgamato lasciare riposare per una mezz'ora l'impasto al fresco.
In seguito spianare la pasta col matterello sulla spianatoia, poca per volta, fino a ottenere una sfoglia alta circa mezzo centimetro. Dopo di che iniziare a ricavare delle figure usando le apposite formine di ferro sagomate. Quando avremo creato abbastanza frollini, mettere i befanini in una teglia ricoperta di carta da forno e quindi spennellarli con un uovo sbattuto e decorarli a nostro piacimento con delle palline di zucchero colorate. Per ultimo cuocere in forno a 180 °C per circa 20 minuti, quando avranno assunto un bel colore tra il dorato e il nocciola potremo toglierli e lascarli raffreddare.[7]
Conservazione
Una volta freddi, i befanini si conservano in barattoli di vetro ermetici per circa 15-20 giorni senza perdere di fragranza. Sono ottimi biscotti per la colazione o per la merenda.[2]
Varianti
Una variante dei befanini toscani è la versione marchigiana, i quali sono fatti di pasta frolla ma aromatizzata all'anice.
Un'altra caratteristica che li contraddistingue da quelli tradizionali toscani]] è che vengono decorati con una glassa a base di acqua e zucchero, chiamata "viacca", e da codette di zucchero.[8]
Consumo
I befanini vengono principalmente prodotti nelle cucine casalinghe, ma possiamo trovarli anche nei vari panifici, pasticcerie e supermercati della zona.
Inizialmente venivano prodotti solo nel periodo dell'Epifania ma oggi sono reperibili per gran parte dell'anno.[2]
Modi di dire
In Toscana i befanini hanno dato origine anche a modi di dire:
- “É tegghio come un befanino”
La caratteristica principale dei befanini è la croccantezza della pasta frolla. Nel vernacolo locale tegghio significa rigido. Questo modo di dire viene usato per riferirsi a una persona rigida, soprattutto in senso figurato.[9]
- “Cotto come un befanino”
Si usa in Toscana per dire che si è stanchi morti, sfiniti.[10]
Note
- ^ Befanini, su ricette.giallozafferano.it, Giallo Zafferano. URL consultato il 2 aprile 2020.
- ^ a b c Befanini i biscotti toscani per l'Epifania, su www.innaturale.com, Consuelo Tognetti. URL consultato il 2 aprile 2020.
- ^ Befanini biscotti della tradizione, su taccuinigastronomici.it, Alex Revelli Sorini e Susanna Cutini. URL consultato il 2 aprile 2020.
- ^ Petroni 2008
- ^ Befanini: i biscotti versiliesi per eccelleza, su versiliainpentola.com, Versilia in pentola. URL consultato il 2 aprile 2020.
- ^ Befanini - Scheda identificativa del prodotto, su Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Toscana, Regione Toscana.
- ^ Befanini - la ricetta, su Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Toscana, Regione Toscana.
- ^ Cucina marchigiana befanini, su lemarchesedelgusto.it, Le marchese del gusto. URL consultato il 2 aprile 2020.
- ^ Quando tutti facevano i Befanini in casa ogni famiglia aveva la sua ricetta segreta, su tuttomondonews.it. URL consultato il 2 aprile 2020.
- ^ Maria Teresa Lenoci, Befanini toscani, su pourfemme.it. URL consultato il 2 aprile 2020.
Bibliografia
- Paolo Petroni, Il grande libro della vera cucina toscana, Giunti Editore, 2008, p. 526.
Altri progetti
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