In consiglio comunale a Verona, città di cui il ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana è stato vicesindaco, è stata messa in discussione la mozione n. 434 dal titolo "Iniziative per la prevenzione dell'aborto e il sostegno alla maternità nel 40° anniversario della Legge n. 194/1978". Primo firmatario della mozione è il leghista Alberto Zelger e anche il sindaco Federico Sboarina la sostiene.
Nel testo si trovano due proposte che - se non viste come un attacco ai diritti - potrebbero ottenere ampio sostegno, ma che nella loro formulazione e ispirazione attuale hanno provocato l'indignazione di associazioni e cittadini: il progetto Gemma offre alle mamme un sostegno economico che "può consentire di portare a termine con serenità il periodo di gestazione" e il progetto Culla segreta, per favorire le adozioni in anonimato dei bambini che altrimenti verrebbero abortiti.
Contro la mozione si è scagliata in particolare la piattaforma "Non una di meno", che ha lanciato un tweet storm, ovvero una tempesta di tweet con l'hashtag #194nonunpassoindietro per ribadire che sull'aborto la prima e l'ultima parola spetta alle donne.
Nella città del ministro Fontana oggi si votano due mozioni contro l'aborto e la libertà di scelta delle donne. #26luglio dalle ore 16 ovunque siamo scateniamo una tempesta di tweet con l'hashtag #194nonunpassoindietro pic.twitter.com/DjUDhlbDpk
— NonUnaDiMenoMI (@NonUnaDiMenoMI) 26 luglio 2018
Noi non siamo un partito, non cerchiamo consenso, non riceviamo finanziamenti pubblici, ma stiamo in piedi grazie ai lettori che ogni mattina ci comprano in edicola, guardano il nostro sito o si abbonano a Rep:. Se vi interessa continuare ad ascoltare un'altra campana, magari imperfetta e certi giorni irritante, continuate a farlo con convinzione.
Sostieni il giornalismo Abbonati a Repubblica