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Federico Salvatore

cabarettista, cantante

Come sintetizzo in pochissime parole la grandezza e quanto Napoli deve a Massimo Troisi? Ci vorrebbero fiumi di parole, non quelle sanremesi. Io sono un collezionista di Pulcinella, studio Pulcinella, però mi interessa la parte antropologica di Pulcinella, ed ho trovato delle affinità nell'anima di Massimo Troisi con Pulcinella, probabilmente anche nel mio, perchè faccio questo lavoro. Massimo è Pulcinella senza maschera. A parte che Pulcinella è stato, nel pieno del suo vigore,

della sua vita centrale, è stato censurato, e ha operato lo stesso senza maschera. Per me Troisi rappresenta il Pulcinella che porta. Poichè Pulcinelli è stato internazionale, Pulcinella è stato francese, Pulcinella è stato inglese, Pulcinella ha superato il Volturno. Massimo ha fatto la stessa cosa, l'unico napoletano con la napoletanità che ha superato il Volturno, quindi per me rappresenta un'ultima possibilità che abbiamo avuto, da un punto di vista teatrale e cinematografico, di superare, di uscire dallo stereotipo della napoletanità, fine a se stessa. Napoli è una fucina di attori, di cantanti, ..., però restano quà, perchè purtroppo siamo legati ad una tradizione che va superata. Io stasera presenterò un brano che si chiama "il passatista", perchè mi piace fare dei progetti per il passato, voglio conservare quello che ho ottenuto, però Massimo ha dimostrato che il napoletano può uscire da questa napoletanità. Ora tu puoi interpretare come vuoi, io posso dire che il messaggio che ho ricevuto da Massimo, è stata questa voglia di andare oltre, di non rimanere ghettizzati, nel vero senso della parola, nella città di Napoli.

 

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