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sezione Buddismo
Nam-myoho-renge-kyo

Nam-myoho-renge-kyo è il ritmo che regola e comprende la vita dell’universo. In questa semplice frase sono racchiusi tutti gli insegnamenti del Budda e la saggezza che ne deriva.
La traduzione letterale suona all’incirca in questo modo: “Dedico la mia vita alla mistica Legge del Sutra del Loto”.
Myoho-renge-kyo è la traduzione in cinese antico del titolo del Sutra del Loto, il più alto insegnamento del Budda Shakyamuni.

La parola nam fu aggiunta in seguito da Nichiren Daishonin (1222-1282) ed è la contrazione di namu che significa onore, lode, devozione. Ma più precisamente ha due significati: il primo è quello di legare, armonizzare la propria vita con la legge dell’universo, l’altro è quello di attingere l’energia e la saggezza per orientarsi nelle difficoltà della vita quotidiana.
Per certi versi Nam-myoho-renge-kyo potrebbe essere paragonata alla legge di gravità che è sempre esistita e che una volta scoperta è stata utilizzata dall’uomo. E' interessante notare che namu è sanscrito e origina dallo stesso ceppo linguistico di tutte le lingue indoeuropee e quindi occidentali, mentre Myoho-renge-kyo è cinese antico da cui traggono origine le lingue orientali. Esprime l’universalità della Legge, che è valida per tutto il genere umano indipendentemente dalle differenze culturali.

Per quanto riguarda myo ecco cosa afferma Nichiren Daishonin nello scritto Il raggiungimento della Buddità in questa esistenza: «Cosa significa myo? È semplicemente la misteriosa natura della nostra vita di momento in momento, che la mente non può comprendere e le parole non possono esprimere. Se guardi nella tua mente in qualsiasi istante, non puoi percepire né un colore né una forma per verificarne l’esistenza. Tuttavia non puoi neanche dire che non esista poiché pensieri differenti l’attraversano di continuo. La vita è veramente una realtà inafferrabile che trascende sia le parole che i concetti dell'esistenza e della non esistenza. Non è né esistenza né non esistenza, e tuttavia ha le caratteristiche di ambedue. E' la mistica entità della Via di Mezzo che è la natura di tutte le cose. Myo è il nome dato alla misteriosa natura della vita e ho alle sue manifestazioni.».

Ho (letteralmente Dharma o Legge) indica tutte le manifestazioni perennemente mutevoli della vita che non sono mai separate dalla realtà fondamentale. Sta a significare che la Legge mistica (cioè la natura illuminata del Budda) si esprime nella realtà della vita quotidiana e che l' Illuminazione del Budda, l’energia vitale cosmica, è sempre presente nello stato di latenza in noi stessi, negli altri e in tutto ciò che ci circonda.Recitando Nam-myo-ho-renge-kyo (daimoku) è possibile risvegliare questa energia.

Nichiren Daishonin nell’Eredità della Legge fondamentale della vita spiega: «Myo significa morte e ho vita». Ogni cosa nasce e muore, passa dall’esistenza alla non-esistenza, ma la sua entità rimane invariata e non può definirsi né esistenza né non-esistenza in un ciclo infinito. Dal punto di vista del Buddismo la morte è un temporaneo ritirarsi nello stato di latenza necessario per ricaricarsi dall’energia utile a tornare in vita.

Renge (il fiore di loto) simboleggia appunto la Buddità che emerge dalla vita dei comuni mortali immersi nelle sofferenze e nelle illusioni. Questo fiore, simbolo di purezza, sboccia solo nell’acqua fangosa degli stagni. Lo stesso vale per gli esseri umani: è proprio grazie ai problemi e alle difficoltà che è possibile far emergere la condizione del Budda dalla propria vita. Ma soprattutto renge rappresenta la simultaneità di causa ed effetto, il loto infatti è l’unica pianta che produce fiore e frutto allo stesso tempo. Il Buddismo afferma che, a un livello più profondo, la causa e l’effetto sono simultanei. Partendo dalla continuità di passato, presente e futuro nel momento in cui si pone una causa (attraverso pensieri, parole e azioni) si produce immediatamente un effetto che si manifesterà senz'altro.

Kyo significa sutra. Poiché Shakyamuni impartì i suoi insegnamenti solo oralmente, alla parola kyo è stato attribuito talvolta il significato di suono. Inoltre l'ideogramma cinese che corrisponde a kyo originariamente significava l'ordito di un tessuto e, forse perché quest'immagine racchiude simbolicamente l'idea della continuità, kyo prese anche il significato di insegnamento che dev'essere preservato e tramandato alle generazioni future.

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