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ESTERI

Firmato il decreto per le "virt� eroiche" dei due pontefici
La figura di Pacelli contestata per il "silenzio" sulla Shoah

Il Papa: "Wojtyla e Pio XII beati"
Critiche dalle comunit� ebraiche

Diversi rabbini parlano di scelta che addolora e riscrive la storia


Il Papa: "Wojtyla e Pio XII beati" Critiche dalle comunit� ebraiche

Pio XII

CITTA' DEL VATICANO - Benedetto XVI ha firmato oggi il decreto che riconosce le "virt� eroiche" di Giovanni Paolo II e, a sorpresa, di Pio XII. Perch� possano essere proclamati beati dalla Chiesa cattolica e portati agli onori degli altari manca l'accertamento ufficiale di un miracolo da attribuire alla loro intercessione. La notizia ha riacceso le polemiche intorno alla figura di papa Pacelli e al suo presunto silenzio rispetto alla Shoah: pur sottolineando di "non poter in alcun modo interferire su decisioni interne alla Chiesa", le comunit� ebraiche hanno ribadito la loro "valutazione critica".

Il parere positivo della commissione.
La firma del decreto sulla santit� spirituale di Pio XII � in parte una sorpresa. Il processo di beatificazione, infatti, era fermo da tempo anche a causa della posizione della comunit� ebraica mondiale. L'anno scorso, dopo una votazione con cui cardinali e vescovi si erano pronunciati all'unanimit� in favore delle "virt� eroiche" di papa Pacelli, Ratzinger non aveva firmato il decreto, chiedendo un ulteriore approfondimento storico. Il parere della commissione istituita per esaminare il dossier deve essere stato positivo: di qui la firma di oggi.

Le critiche del mondo ebraico. Buona parte del mondo ebraico, per�, ha sempre mostrato una certa avversit� nei confronti di Pacelli, accusandolo di aver taciuto di fronte all'Olocausto. Alcuni rabbini e organizzazioni autorevoli hanno chiesto la moratoria alla beatificazione, fino a quando non verranno pubblicati i documenti degli archivi vaticani relativi al periodo del suo pontificato, dal 1939 al 1958.

E oggi le critiche sono state riformulate in una nota congiunta del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, che il prossimo 17 gennaio accoglier� Benedetto XVI in visita alla Sinagoga della capitale, del presidente dell'Unione delle Comunit� ebraiche italiane Renzo Gattegna e del presidente della comunit� ebraica romana, Riccardo Pacifici. "Se la decisione di oggi - si legge nella nota - dovesse implicare un giudizio definitivo e unilaterale dell'operato storico di Pio XII, ribadiamo che la nostra valutazione rimane critica". Gli ebrei italiani e quelli capitolini assicurano infatti di non poter dimenticare "le deportazioni degli ebrei dall'Italia ed in particolare il treno di 1021 deportati del 16 ottobre 1943 che part� verso Auschwitz dalla stazione Tiburtina di Roma nel silenzio di Pio XII".

Parole simili a quelle del Rabbino Giuseppe Laras presidente dell'Assemblea rabbinica italiana: "Quel che � certo � che non seppe gridare forte la sua opposizione contro la Shoah".

Per il rabbino David Rosen, consulente per il dialogo interreligioso del Gran Rabbinato di Israele, la decisione del Pontefice "non mostra grande sensibilit� nei confronti delle preoccupazioni della comunit� ebraica". Ancora pi� duro il segretario generale del consiglio Centrale degli ebrei di Germania, Stephan Kramer, che si � detto "furioso" e "triste" e ha sottolineato che in questo modo Benedetto XVI "riscrive la storia senza aver permesso che ci fosse una discussione scientifica seria".

Giovanni Paolo II beato ad autunno. Per quanto riguarda papa Wojtyla, � probabile che la cerimonia di beatificazione si svolga gi� l'autunno prossimo, con milioni di pellegrini che affolleranno Roma. Adesso spetta a una commissione di medici e teologi il compito di certificare un miracolo avvenuto per intercessione dei due pontefici. Come ogni tappa del processo di beatificazione, il miracolo dovr� poi essere approvato dai vescovi e dai cardinali della congregazione per la Causa dei Santi e, da ultimo, dal Papa. Nel caso di Wojtyla, � gi� stata individuata una suora francese guarita dal morbo di Parkinson. Ma all'interno della Chiesa c'� anche chi nutre dei dubbi: secondo il cardinale Godfried Danneels, primate del Belgio, il processo di beatificazione di Giovanni Paolo II "sta procedendo troppo in fretta".

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